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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Difficile metterci un titolo 29/11/2010

Non lo avrei mai creduto, ma anche Pagine Ebraiche deve essere monitorato! Ecco cosa ho dovuto scrivergli:

"Adesso vi ci mettete anche voi con le falsità , le omissioni e le leggende metropolitane. La barriera della vita, grazie alla quale centinaia di terroristi sono rimasti a casa frustrati e migliaia di israeliani sono (ancora) vivi e girano per le strade senza sapere di essere miracolati, diventa "la lunga serpentina grigia in cemento armato... 700 chilometri per otto metri...".
Sono abituato a far rilevare alla stampa filoaraba che il cemento armato non supera i dieci kilometri, il resto, 690 kilometri è  filo spinato, telecamere ed elettronica.
Che ci sono quasi mille passaggi controllati dove i bene intenzionati possono passare. Che non si capisce perchè perfetti stranieri in guerra con noi (io sono israeliano) dovrebbero aver diritto di entrare qui passando per i campi senza nessun controllo come se si trattasse di francesi che sciano tra Italia e Francia. Che chi vuole entrare senza controlli non sono bambine con i palloncini e d'altronde le mie nipotine non solo non possono entrare nei territori dell'Autorità  Palestinese nemmeno per i valichi ufficiali (sarebbero linciate seduta stante) ma nemmeno in 27 stati arabi e nemmeno, visti i rischi di rapimento di israeliani e gli avvisi delle autorità  israeliane, in Egitto e Giordania in pace :) con noi.
Ed ora mi tocca leggere anche sul mio giornale una intera pagina sulla barriera che parla di fiorellini, palloncini, imposizione israeliana, sottomissione palestinese con la piccola aggiunta di 690 kilometri di cemento del tutto immaginari.
Una pagina intera senza la parola terrorista, senza la parola vittime delle bombe, senza la parola autobus o discoteca, senza la parola feriti e mutilati, senza dire perchè la Cisgiordania non è la Svizzera e Shengen non è applicabile.
In compenso fornite il link al sito web per mandare 30 euro ai palestinesi. Ora mi risponderete che parlate di arte. Non è vero: intanto per apprezzare l'arte bisogna innanzitutto essere vivi, ma la vostra pagina èsolo un minestrone di finto buonismo, degno di ben altre testate, buono per la diffusione dei migliori sentimenti antiisraeliani a livello subliminale.
A Roma si direbbe: Kadosh baruh Hu! s'è rivoltato lo gnolamme!
David Pacifici


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