I 'pendolari della guerra', terroristi islamici annidati in Gran Bretagna Per tre mesi l'anno combattono a fianco dei talebani in Afghanistan, poi tornano a casa
Testata: Il Foglio Data: 27 novembre 2010 Pagina: 3 Autore: La redazione del Foglio Titolo: «In taxi con il tuo nemico mortale»
Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 27/11/2010, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "In taxi con il tuo nemico mortale".
Londra Talebani
Leggete il quotidiano inglese di sinistra Guardian e scoprite l’esistenza di una nuova categoria di nemici combattenti: i pendolari della guerra. Volontari di origine asiatica combattono tre mesi in Afghanistan a fianco dei talebani e poi tornano al loro lavoro di tassisti in Gran Bretagna, dove però non smettono di raccogliere fondi per i compagni rimasti a combattere. Passano una stagione a tendere imboscate, a uccidere e a mutilare i soldati britannici, e il resto dell’anno lo trascorrono impunemente a lavorare tra i nemici. Del resto “nel Regno Unito si guadagna bene”, dicono agli intervistatori. Da tempo gli aerei spia inglesi che sorvolano l’Afghanistan intercettavano parlate e accenti britannici comunicare via radio e via telefono, ma ora si è invertita la procedura: altri aerei spia sorvolano il Regno per provare a ritrovare le stesse voci già ascoltate in Afghanistan. Chi crede che quella contro gli estremisti sia la Guerra lunga dovrebbe ricredersi: sarà ricordata piuttosto come la Guerra beffarda, dove però le beffe sono quelle atroci che fanno gelare il sangue. Il gran capo dei talebani venuto a negoziare si svela un impostore. I predicatori estremisti vivono grazie al welfare di stato. I tassisti godono il benessere avanzato della Gran Bretagna e poi prendono ferie per ammazzarne i difensori in terre lontane. Ieri, secondo altre intercettazioni pubblicate dal Daily Mail, è saltato fuori che il capo della gang somala che ha tenuto in ostaggio una coppia inglese per un anno sta meditando su come raggiungere moglie e figli in Inghilterra, dove hanno già chiesto asilo politico e lo status di rifugiati.
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