L’odio colpisce di più quando te lo trovi vicino, nel manifestino sui muri di una cittadina della mia provincia.
10 novembre-Conferenza-Dibattito: Palestina. Rompere l’assedio-Cancellare l’embargo- Si annuncia la partecipazione di un membro del convoglio “Viva Palestina”.
E ancora, sul Messaggero di ieri, 24 novembre, pag. 38
“Buster Keaton ora vive in Palestina. Solo i popoli oppressi dedicano film alla memoria dei padri. Solo il palestinese Elia Suleiman lo fa con tanta poetica eleganza, sposando l’impassibilità di Buster Keaton alle gag inesorabili di Tati, con uno humour e uno stupore che coprono le ferite più brucianti…Il tempo che ci rimane…….L’autobiografia di un regista-attore nato e cresciuto a Nazareth, fra “quei palestinesi che decisero di restare e che furono etichettati come Arabi israeliani, vivendo da stranieri in patria”. Si comincia nel 1948, con la resa di Nazareth, espugnata da soldati israeliani camuffati da palestinesi. Si finisce oggi, con un palestinese che esce a buttare la spazzatura seguito passo passo dalla canna del carrarmato che staziona sotto casa……"
Oggi, 25 novembre, TG5 delle ore 13 ( riferisco come ricordo):”..Tel Aviv è una città all’altezza delle grandi capitali europee..” ( In buona fede? )
Israele per sempre
Maria Carmela