Franco Frattini, Gilad Shalit, Hamas
Clamorosa dichiarazione del Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini durante la sua visita a Gaza mercoledì 24 novembre: “ Non ripartirò da Gaza senza avere con me Gilad Shalit, la sua illecita prigionia deve finire”.
Le sua parole hanno creato panico fra le autorità di Hamas, colte di sorpresa dal comportamento inatteso del capo della diplomazia italiana. Indecisi sulla risposta da dare, sono scattate immediatamente consultazioni telefoniche con Khaled Meshaal a Damasco, Ahmadinejad a Teheran, Assad di Siria, persino con Erdogan ad Ankara. Ha prevalso il timore che una crisi internazionale potesse danneggiare i buoni rapporti che, di fatto, Hamas gode nel mondo occidentale. Gilad Shalit, provato dopo anni di crudele prigionia, è stato consegnato al Ministro italiano, che l'ha riportato in Israele alla sua famiglia.
Informazione Corretta si scusa con i suoi lettori per la pubblicazione di questo lancio di agenzia, in effetti avrebbe dovuto insospettirci il nome, “ Sherwood News Agency”. L’abbiamo presa per buona, pronti ad impaginarla sottolineando come l’inizio di una “diplomazia del coraggio” facesse ben sperare in un cambiamento della politica occidentale. “Robin Hood alla Farnesina “, così l’avremmo titolata.
Purtroppo, le agenzie successive, ci hanno riportato con i piedi per terra. Non esiste nessuna “Sherwood News Agency “, Frattini non è mai stato protagonista di una azione del genere. Certo, a reclamato l'urgenza di un "circolo virtuoso", nel quale dovrebbe agire anche Hamas, con la buona azione della liberazione di Shalit, ma è una di quelle frasi che abbondano nel linguaggio cauto della diplomazia.
Di ritorno da Gaza, ieri era a Sderot, dove, durante un incontro con i cittadini della città martoriata dai missili di Hamas, ha dichiarato “You unfortunately are victims because of this extremist entity that is taking hostages its own people and attacking you “(siete vittime di questa entità estremista che tiene in ostaggio il suo stesso popolo e che vi attacca)
Parole condivisibili, che gli fanno onore. Ma questa è stata la sua unica dichiarazione.
Rimane il mistero sulla diffusione della precedente agenzia. Che sia falsa non c’è dubbio, che il titolo “ Robin Hood alla Farnesina”, che volevamo mettere, sia del tutto inappropriato è altrettanto vero. Forse è stato un sogno di qualcuno che l’avrebbe voluto trasformare in realtà.
Informazione Corretta non se l’è sentita di cancellare tutto. Abbiamo deciso perciò di pubblicare e smentire nello stesso tempo. I lettori sanno com’è andata, e, per una volta, anche un sogno, sebbene per pochi istanti, è sembrato essere vero.