Per amor di pace l'Europa abbandona i suoi valori. Guardate voi se è un progresso
Cari amici, spesso nel silenzio scettico che accoglie nei media europei e fra gli intellettuali le denuncie su Eurabia, si coglie un'obiezione implicita: voi parlate di queste cose, voi amici di Israele (o magari voi ebrei), per interesse personale. Esagerate dei casi minori perché si tratta dei vostri nemici, di cui avete paura e che volete delegittimare, ma a noi di questo non importa. Insomma è in gioco Israele e non l'Europa, sono fatti vostri che a noi non interessano. Noi europei in questa storia siamo estranei, non tirateci di mezzo.
Le ragioni da contrapporre a questo atteggiamento sono tante, tratte dalla storia, dalla geografia, dalla politica. Ma oggi vorrei sottoporvi un paio di piccoli esempi graziosi, tratti dal paese che più di tutti rappresenta oggi l'integrazione euraraba, la Gran Bretagna. Che il gioco sia pericoloso, gli inglesi se ne sono già accorti con gli attentati di qualche anno fa alla metropolitana di Londra e con i numerosi tentativi scoperti da allora. Quel che sta venendo fuori è però un attacco più generale alle loro tradizioni, cui tengono molto, e cioè alla loro identità storica.
Un piccolo esempio è il "poppy day", il giorno dei papaveri, l'11 novembre, in cui col segno del papavero al bavero si ricordano i caduti di tutte le guerre, dal primo conflitto mondiale all'Afghanistan. Bene, l'ultima edizione della ricorrenza è stata disturbata da alcuni istruttivi incidenti. Ragazzi islamici hanno picchiato un coetaneo inglese per aver avuto la sfrontatezza di indossare questo segno (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=90&id=37372), ci sono state manifestazioni in cui si sono bruciati i segni del ricordo e si è rivendicato il sostegno ai nemici del paese (http://theopinionator.typepad.com/my_weblog/2010/11/muslims-desecrate-remembrance-day-poppies.html?cid=6a00d835336c7d69e20133f5c75d58970b), insomma si è chiarito che islamici ed estremisti di sinistra sono uniti dall'odio per le tradizioni nazionali e per le Forze Armate.
Che l'odio sia proprio per gli uomini e le donne che difendono il paese si è visto da un paio di episodi minori, ma proprio per questo significativi. A Sheffield un tassista "di origini asiatiche" ha fatto notizia rifiutando di caricare sulla sua macchina un ufficiale della Raf "perché in divisa" (http://www.israpundit.com/archives/30377); lo stesso è accaduto proprio nel poppy day con i grandi magazzini Harrods (quelli che appartenevano al padre del fidanzato di Lady D, Muhammed Al Fayed e che da qualche mese sono stati ceduti a un fondo del Qatar). Il negozio simbolo dell'Inghilterra oggi in mano arabe ha deciso che non voleva far entrare i militari in uniforme "per non intimidire i clienti" (http://www.dailymail.co.uk/news/article-417249/Harrods-bans-soldiers-Poppy-Day.html). Notate che la Gran Bretagna non è l'Italia, dove il rapporto con le Forze Armate è stato spesso diffidente. Il patriottismo inglese, la fierezza per i propri "servicemen" è da sempre un carattere nazionale universalmente condiviso. Dunque è il cuore dell'identità condivisa a essere eroso da una popolazione che vive in Inghilterra, ma la considera sostanzialmente nemica.
Del resto i giornali raccontano oggi di un'inchiesta della BBC sulle scuole di sharia per ragazzini finanziate dai sauditi in Gran Bretagna, con istruzioni su come correttamente mutilare le mani, incitamenti a odiare gli ebrei e gli omosessuali: pedagogia di Eurabia.
Questo fatto è naturalmente in relazione con il fatto che la popolazione islamica in Gran Bretagna vive già come straniera, applicando per esempio la legge islamica, con tutte le sue discriminazioni ai danni delle donne e degli "infedeli" (http://www.ilgiornale.it/esteri/gran_bretagna_sharia_e_legge_i_tribunali_islamici_gia_lavoro/15-09-2008/articolo-id=290591-page=0-comments=1). E naturalmente la pretesa dell'obbedienza alla legge coranica non riguarda solo i fedeli, ma tutti. Fatto sta che, per esempio, non occorre essere militari per essere discriminati dai tassisti "asiatici" in Gran Bretagna. Succede abbastanza spesso che essi rifiutino anche chi per caso mostri di portare una bottiglia di alcolico anche chiusa o abbia con sé un cane, creatura sommamente impura. Si tratta di una tendenza che si è vista anche negli Stati Uniti (http://www.abovetopsecret.com/forum/thread261634/pg1) e che è sostanzialmente tollerata dalle autorità: per amor di pace, naturalmente.
Per amor di pace, naturalmente, la vecchia Europa abbandona le sue abitudini, i suoi valori, la sua legge e si piega a quella della minoranza prepotente che vi si è insidiata. Guardate voi se è un progresso
Ugo Volli