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Filippo Landi, il trombettiere di Hamas 22/11/2010

Copia di e-mail inviata al TG3:

Il servizio da Israele a firma di Filippo Landi, andato in onda nell’edizione del TG3 delle 19 di oggi, dimostra per l’ennesima volta la capacità di stravolgere i fatti del vostro corrispondente (pagato anche dai cittadini italiani attraverso il canone), ispirato da una faziosità filo palestinese e da un pregiudizio anti israeliano/anti  ebraico (evidentemente alimentato dall’estrazione cattolica del Landi).

I fatti: un tribunale militare israeliano condanna due giovani sergenti per aver fatto aprire, ad un ragazzino palestinese di Gaza, due borse che i militi temevano contenessero una bomba durante l’operazione Piombo Fuso del 2006. L’episodio, per il tribunale militare di quelli che Landi considera i cattivissimi israeliani, era equiparabile a farsi scudo del bambino, anche se il ragazzo sapeva benissimo di non correre alcun rischio dal momento che le borse erano della sua famiglia.

Ebbene, l’ineffabile Landi confeziona un bel servizio (a Napoli si potrebbe definire “pacco”, termine con il quale non si intende alcunché di positivo), con tanto di intervista al ragazzino palestinese, per dimostrare che gli Israeliani (sì, loro, sempre quei “perfidi giudei” secondo un linguaggio in uso, fino ad alcuni anni fa, in quel mondo cattolico a cui Landi è tanto vicino) sono i cattivi, anche quando condannano due loro soldati. Particolarmente irritante la chiosa del servizi, in cui si lamenta che se una cosa del genere l’avesse subita un bambino israeliano il mondo ne avrebbe parlato, quando, in realtà, a chiunque segua il modo in cui si fa informazione su Israele, risulti l’esatto contrario. Bambini israeliani mutilati dagli “innocui” razzi Qassam, ignorati dall’informazione internazionale (TG3 compreso); bambini e ragazzi israeliani assassinati dai Palestinesi dopo essere stati tratti in trappola via e-mail, che vengono considerati “vittime della delinquenza”; ragazzi ebrei che vengono frequentemente picchiati da loro coetanei in Francia, nel totale silenzio del vostro e di altri mezzi di informazione. Ma di cosa stiamo parlando? I Palestinesi sono sempre e comunque difesi da tanti giornalisti, il più delle volte in malafede, compreso il molto vostro corrispondente, anche quando sono indifendibili. Abbiamo mai sentito il Landi citare il fatto che, proprio durante l’operazione Piombo Fuso, i miliziani di Hamas si fecero scudo degli abitanti di Gaza, facendoli salire sui tetti dei palazzi per evitare che gli Israeliani li bombardassero, oppure usando moschee e ospedali come depositi di armi? Lo abbiamo mai sentito riferire dell’introduzione della shaaria (la legge islamica), con il conseguente bagaglio di pene corporali per chi commette reati (lapidazione, frustate, ecc.)? Lo abbiamo mai sentito raccontare del pizzo che i piccoli commercianti di Gaza debbono pagare ai “federali” di Hamas?

E’ cosa ben triste per chi si riconosce negli ideali della sinistra riscontrare come uno di pochi Tg fuori del controllo dell’attuale governo si faccia portavoce dei “fascisti” di Hamas ed Hezbollah, attraverso un corrispondente al quale viene ancora consentito di raccontare le sue verità distorte e palesemente condizionate dal pregiudizio.

D’altra parte cosa ci si può attendere dal vostro Tg che, nella sua edizione on line mostra che presenta il servizio con un’immagine che non ha niente a che vedere con il servizio stesso? Complimenti davvero, soprattutto per il clima di ostilità nei confronti di Israele e degli Ebrei che, con la vostra disinformazione, contribuite ad alimentare. Proseguendo di questo passo è facile che attendersi offese, violenze ed attentati contro gli Ebrei o i simboli dell’ebraismo o di Israele la cui responsabilità morale ricadrà su chi si è reso responsabile di questo clima e di questo pregiudizio. Spero che ciò non accada, ma se così non fosse risparmiateci ipocriti commenti di condanna.

 

Daniele Coppin

 


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