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Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.11.2010 Non toccarmi le pudenda! “Do not touch my junk!”, ma la protesta è anti-governativa
Il commento di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 novembre 2010
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «Non toccarmi le pudenda! “Do not touch my junk!”, ma la protesta è anti-governativa»

"Non toccarmi le pudenda! “Do not touch my junk!”, ma la protesta è anti-governativa"
di Piera Prister

 

Non toccarmi le pudenda! “Do not touch my junk!” E’ il grido sdegnato dei passeggeri, agli invasivi check-in degli aeroporti americani che risuona nell’aria, in questi giorni, come un inno patriottico, “national anthem”. Lo scrive con arguzia Charles Krauthammer dalle colonne del “Washington Post” del 18 novembre.
E gli fanno eco altri giornalisti della carta stampata, delle radio e delle televisioni. Si riportano esperienze incresciose, vissute ai controlli aeroportuali, e se ne parla nei caffe’ e nelle librerie, da Starbuck’s e da Border’s, al lavoro, nelle universita’, ovunque.
Con le festivita’ che si approssimano gli Americani si preparano a viaggiare per raggiungere i parenti ed amici lontani in occasione del Thanks-giving - Giorno del Ringraziamento- la piu’ americana delle feste. Milioni e milioni di viaggiatori affolleranno gli aeroporti come di consueto in questo periodo, e il dicastero di Homeland Security presediuto da Janet Napolitano, ha messo a punto nuove misure di sicurezza che gia’ hanno incontrato l’opposizione della stragrante maggioranza dei cittadini che non vogliono sottoporsi al “pat down” o al “body scanning”.
Il “pat down” consisterebbe in un esame manuale del corpo, incluso il palpeggiamento delle parti intime; e il “ body-scanning” invece e’ la proiezione dell’immagine del corpo nudo, come appare in bianco e nero sullo schermo di una macchina.
I viaggiatori che gia’ hanno sperimentato le nuove misure di sicurezza e quelli che ancora lo dovranno fare, protestano nei talk-show radiofonici e televisivi che imperversano a tutto spiano da giorni e a tutte le ore, perche’ dicono che i metodi sarebbero troppo invasivi della privacy, a tal punto da sentirsi imbarazzati e sessualmente molestati.
A loro si sono associati anche gli assistenti di volo che non ne possono piu’. Ci sono state scene di pianto a dirotto di donne e bambini, ed episodi ameni di addetti ai lavori che hanno ironizzato sulla piccolezza degli organi sessuali maschili con conseguenti alterchi verbali e scazzottature. Si e’ parlato persino di boicottare drasticamente le linee aeree e di usare invece le automobili anche per i lunghi percorsi.
Tutta colpa di Umar Faruk Abdulmutallab, il terrorista nigeriano dalle pudende ustionate -gia’incluso nella lista nera, ma inspiegabilmente fatto salire a bordo- che un anno fa, aveva cercato di far saltare l’aereo in volo da Amsterdam a Detroit con trecento passeggeri a bordo. Un attacco terroristico sventato grazie alla prontezza di un passeggero olandese che, come s’era accorto del fumo proveniente dai pantaloni del vicino, gli si era avventato contro di peso, in una lotta corpo a corpo; e grazie anche al personale di volo che subito accorso, aveva fatto uso di estintori con gettiti di schiume antincendio che avevano avvolto i due in una grossa nube bianca.
Il presidente Obama dal Portogallo ha detto agli Americani in rivolta di capire le loro frustrazioni e li ha invitati alla calma, ma il disagio infuria. Obama continua ad imperversare, non gli e’ bastata la recente sconfitta alle urne dove gli Americani lo hanno bocciato di grosso, solo due anni dopo che lo avevano portato alle stelle…
E’ chiaro che la protesta e’ antigovernativa perche’ la gente e’ consapevole che nemmeno queste nuove misure sarebbero in grado di garantire la sicurezza dei voli, visto che esplosivi avvolti nella plastica potrebbero essere inseriti nelle cavita’ del corpo umano senza essere scoperti dal “full-body scanning machine”. Inoltre, come dovevasi dimostrare, il C.A.I.R. che sta per “Counsil on American and Islamic Relations” - di cui sono notori i legami con Hamas- avrebbe protestato contro tali misure perche’ troppo drastiche per le castigate e caste donne islamiche (che sarebbero diverse dalle altre non islamiche e quindi avrebbero diritto ad un trattamento privilegiato).
Tanto che Janet Napolitano sta pensando al modo di come risolvere il problema offrendo loro la possibilita’ di ricorrere ad un auto-palpeggiamento. Sarebbe veramente idiota e demenziale!
Perche’ invece non ricorrere al “profiling” come fa Israele che ha un sofisticato sistema di intelligence, in grado di individuare la persona che piu’ delle altre si presenta con il profilo di un potenziale terroristica.
Ci vorrebbe infatti un piu’ attento e discriminato scrutinio delle persone e dei pacchi, come ha sostenuto il direttore dell’aeroporto, “Ben Gurion” di Tel Aviv, intervistato recentemente sul Jerusalem Post, a proposito dei pacchi bomba spediti dallo Yemen e diretti alle due sinagoghe di Chicago. Ha dichiarato che la sicurezza degli aeroporti e’ basata specialmente sul “profiling” e che, se transitasse un pacco proveniente dallo Yemen, ovviamente non lo farebbe passare e non lo imbarcherebbe su altri voli, senza le dovute ispezioni.
Ma qui, in America parlare di “profiling” finora e un’ eresia, invece e’ l’unico scrutinio serio che e’ in grado di identificare il terrorista di turno.
Juan Williams, un popolare conduttore radiotelevisivo di PBS, e’ stato licenziato qualche settimana fa, dopo dieci anni di servizio, per aver detto innocentemente di sentire un brivido di disagio, "I start feeling a little bit unconfortable" alla vista di un islamico in una tunica lunga, nelle sale dell’aeroporto.
Ha detto la verita’, perche’ e’ un riflesso condizionato che tutti avvertiamo di fronte ad una potenziale minaccia, ma guai a dire che il re e’ nudo, si rischia di perdere il lavoro e per giunta in un periodo di crisi.
Gli elitisti di sinistra invece si ostinano a non capire, sono contro il “profiling” e tirano in ballo la scusa della discriminazione e dell’islamofobia, in un’ America che invece e’ “post-razziale” (gli Americani lo ha dimostrato eleggendo un presidente nero) dove tutti, compresi gli islamici dovrebbero farsene promotori, quando si rischia morte.
Si tratta solo di ricorrere all’intelligenza, farsi funzionare il cervello e optare per la sicurezza attraverso un rigoroso profilo dei passeggeri , con l’impiego di interviste e domande incrociate sul luogo di nascita, vita, lavoro, e nazionalita’; nonche’ attraverso lo scrutinio delle valigie, dei pacchi e degli oggetti, da dove partano, che cosa contengano e a chi siano destinati. Insomma dobbiamo prendere esempio da Israele che combatte il terrorismo quotidianamente da piu’ di sessanta anni, e sa come farlo.
Piera Prister Bracaglia Morante


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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