Nell'articolo pubblicato oggi sul quotidiano da lei diretto, Michele Giorgio, ancora una volta, non si fa scrupolo di falsificare la realtà. Senza criticare le opinioni del suo collaboratore, che sempre semplici opinioni sono, anche se non certo condivisibili da parte mia, osservo che egli scrive: "Era dai tempi di «Piombo fuso» che una formazione palestinese non sparava un Grad verso Israele". Più avanti poi aggiunge che Hamas avrebbe "proclamato la sospensione dei lanci di razzi". E' ben noto che il lancio di razzi dalla striscia di Gaza, dopo una forte riduzione a seguito dei combattimenti di inizio 2009 decisi da Israele per porre termine agli attacchi di Hamas, per la precisione oltre 10000 razzi sparati in pochi anni, è ripreso da lungo tempo. Solo quest'anno i razzi sparati sono stati oltre 150, sia qassam che grad. Questi dati ufficiali smentiscono quanto spudoratamente scritto da Giorgio, nel totale disprezzo della realtà dei fatti e dei suoi lettori che, ritengo, meriterebbero di ricevere informazioni corrette. E' poi ben noto che Hamas non ha firmato alcuna tregua né accordo con Israele, proclamando sempre, anche nel proprio statuto, la volontà di distruggerlo per arrivare a creare un califfato in tutto il medio oriente dove non vi sarà spazio né per Israele né per gli ebrei (e questo non dice nulla alla vostra sensibilità?). Le teoriche proposte di una sospensione dei combattimenti per alcuni anni ("hudna") corrispondono piuttosto a quanto insegnato dal corano allo scopo di riuscire a vincere le guerre anche se si è momentaneamente più deboli del nemico, riarmandosi e rafforzandosi grazie, appunto, alla "hudna". Non esiste nessun proclama di sospensione dei lanci di razzi, né si potrà mai sostenere che i suddetti lanci siano stati sospesi. Tanto meno si può pensare che a Gaza possano essere sparati razzi senza il via libera di Hamas. La invito a pubblicare questa mia per informare anche i lettori del Manifesto. Emanuel Segre Amar