|
|
||
Spassoso Cazzullo stamattina, prima pagina del Corrierone. Deve attaccare i "finiani", e li paragona a Arafat. E usa, COME SE FOSSE UN LUOGO COMUNE NOTO A TUTTI (qui sta il bello) il paragone con Arafat [l"'ultimo" Arafat. Il "primo" invece era noto per la sua cristallina sinceritā]: "Quando parlava in Inglese, l'ultimo [?] Arafat rassicurava la comunitā internazionale promettendo di voler convivere in pace con Israele. Ma quando parlava in Arabo rassicurava i fratelli Palestinesi sulla sua determinazione a combattere il nemico sionista". Bello, mi fa piacere che "Arafat" sia diventato sinonimo di "doppiezza"... sei anni dopo la morte, e quando il potere a Ramallah č stato ormai ampiamente rimescolato. In vita e in carica, quante volte e DA CHI abbiamo sentito rilevare le anomalie nelle traduzioni dei discorsi di Arafat - al di fuori ovviamente dello stretto circuito della controinformazione a favore di Israele? E specificamente: quante volte, sulle pagine del Corriere della Sera, e nella posizione privilegiata del commentone di prima pagina, Arafat IN VITA e AL POTERE č stato chiamato "un bugiardo" come avrebbe meritato? via e-mail |
Condividi sui social network: |
|
Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui |