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Ancora brava Deborah, ma c'è chi la vorrebbe in manicomio 17/11/2010

Plaudo all'articolo di Deborah Fait sul Vs. giornale dal titolo "Povera Italia, come sei caduta in basso" in quanto, da Italiano, mi vergogno per quanto succede in Italia contro gli Israeliani e gli Ebrei in generale. Sono sicuro però che non tutti gli Italiani sono così, Io e la mia famiglia per esempio, siamo affezionati a tutto quanto sa di Israeliano; Mio Figlio ha lavorato in Israele in collaborazione con una Astronoma Israeliana, dolce, gentile e ospitale e anche noi abbiamo visitato il Paese della Stella di David nel 2009 e lo abbiamo trovato meraviglioso !!! Non vediamo l'ora di tornarci !!! Viva ISRAELE   !!!!!    
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Mi piange il cuore per quanto pronunciato con leggerezza dall'assessore Pelliccioni che altro non è che un sentimento triste e diffuso sugli Ebrei oramai in tutta Italia ed Europa.
Ma io ricordo la storia, quella con la S maiuscola dove si parla delle nobili gesta degli Ebrei in Italia e nella diaspora ed oggi nella Terra Promessa.
Tante volte vorrei lasciare anch'io questo paese ma preferisco restare per fare la differenza fra chi sa e chi non sa, fra chi ama e chi odia.
La capisco signora Fait, capisco la sua crescente rabbia e la condivido, ma sappia che ho sempre notato con piacere turisti in Kippà fra le montagne della Valle d'Aosta ed ho sempre avuto un moto di orgoglio nel vederli.
dirà:perchè
Perchè tutta la storia ed il valore dell'occidente intero si basa sul retaggio Giudeo-Cristiano, ed io non voglio dimenticarlo e la Kippà mi aiuta a ricordarlo..
Spero che capisca le mie parole e le prenda nella loro semplicità con tutto l'amore che posso dimostrarle verso lei ed Israele.
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Posso capire che che un sito schierato e fazioso come il vostro possa quotidianamnete stravolgere la vera informazione corretta (merce rara, per la verità) il tutto "ad maiorem gloriam Israeli". Pazienza, voi siete italiani di passaporto, la vostra vera identità sappiamo benissimo dove si colloca. Trovo invece assolutamente inaccettabile l'operazione di denigrazione e di censura, attraverso la potenza dei mezzi di fuoco della vs. lobby, contro tutto ciò che ad Israele e agli ebrei della diaspora può dare fastidio (vedi iniziativa del Comune di Riccione, vedi Gianni Vattimo ecc.): di qui il sarcasmo molto "yddish" del prof. Volli, di qui i deliri sionisti di Deborah Fait che a volte mi sembrano espressione di una personalità disturbata e bisognosa di urgenti cure psichiatriche. Quanto al lettore che citava Solzenitsyn nella sua lettera, attenzione che lo scrittore russo non ha scritto solo "Arcipelago Gulag" ma anche "Un secolo insieme" nel quale affronta la questione ebraica non proprio da un punto di vista politicamente corretto! Sine ira ac studio.
Alessandro Bortolami

Non ci stupisce la sua richiesta di mettere in manicomio Deborah Fait. Se ne faceva largo uso in Urss negli anni passati, vediamo che lei ne ha nostalgia, essendo un odiatore della democrazia israeliana è coerente. grazie invece di immaginarci come " una potente lobby con potenti mezzi di fuoco ", chissà, prima o poi...
in quanto a Solzenitsyn, se è riuscito a sopravvivere nel "paradiso lei lavoratori" è stato anche grazie alla lotta dei 'refuseniks' ebrei, che hanno contribuito in modo sostanziale ad abbattere il regime.
IC redazione


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