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Ugo Volli
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Buone notizie dalla Palestina occupata 17/11/2010

Buone notizie dalla Palestina occupata


Mahmoud al Zahar   Hamas

Cari amici, vi do qualche nuova notizia dalla Palestina occupata e dintorni, così per capire il contesto in cui i cattivi israeliani resistono ostinatamente alla paziente volontà di pace dei bravi palestinesi, approvati da tutto il mondo.

Innanzitutto Mahmoud Al-Zahar, responsabile per la sicurezza di Hamas a Gaza, ha fatto qualche giorno fa un bellissimo discorso, che conferma perfettamente come la "resistenza palestinese" sia antisionista, cioè anticolonialista, antimperialista, progressista, rivoluzionaria, quel che volete, non certo antisemita. Eccone qualche brano: “Perché la Francia espulse gli ebrei nel 1253? Perché loro versavano il sangue dei francesi e cospiravano contro di loro. Da qui, gli ebrei si spostarono in Gran Bretagna, dove vissero solo 27 anni, sino a quando gli inglesi non si accorsero dei loro crimini e li espulsero nel 1280. Chiediamo agli ungheresi: perché avete espulso gli ebrei nel 1360? Chiediamo ai belgi: perché avete espulso gli ebrei nel 1870? Chiediamo ai tedeschi: perché avete espulso gli ebrei nel 1384? Chiediamo agli spagnoli: perché avete espulso gli ebrei nel 1492? I russi, inoltre, espulsero gli ebrei nel 1882 perché cospiravano contro lo zar. I tedeschi, infine, espulsero gli ebrei nuovamente nel 1945 ”. (http://www.focusmo.it/sociale/72-etnie/6229-discorso-antisemita-del-responsabile-della-sicurezza-di-hamas.html). Giusto, giustissimo! Anche il faraone dei tempi di Mosé, aggiunge Al-Zahar, espulse gli ebrei perché gli davano noia, altro che le storie raccontate nella Bibbia, notoriamente falsificata dagli ebrei! Ed è per questo che con la benedizione divina, presto gli ebrei saranno espulsi dall'intera Palestina, magari in direzione del fondo del mare, visto che altrove non possono andare,

A proposito di Gaza, bisogna registrare una fantastica dichiarazione a un giornale australiano di Naser Suleiman, direttore della prigione di massima sicurezza di Gaza, un dipendente del signor Al-Zahar, se capisco bene: “Noi non pratichiamo la tortura qui. La tortura si fa nel centro interrogatori, prima che la gente sia condannata“. Vi consiglio di leggere tutto l'articolo qui (http://www.smh.com.au/world/on-the-inside-gazas-prison-for-collaborators-20101029-177j7.html), perché potrete vedere quanto sia buona e giusta la giustizia di un regime islamico integrale: così buona e giusta da far impallidire l'esempio, che pure è ottimo, dell'Iran.

Certo tutt'altra cosa dalla persecutoria "giustizia" internazionale del "tribunale" dell'Onu sull'assassinio di quattro anni fa del primo ministro del Libano Hariri: pensate, un "tribunale" presieduto da un italiano (Antonio Cassese); ma neanche l'Italia si scalda molto per difenderlo dalle minacce dei bravi militanti sciti indiziati per la strage. Cassese, si sa, è molto politicamente corretto, ma questa volta rischia proprio di farla grossa, di pestare i piedi a Hizbullah, col pretesto che gli assassini sono loro. E infatti la coraggiosa resistenza sciita, dopo aver imposto a tutti di negare collaborazione al Tribunale, hanno minacciato di prendere il potere in Libano e di far subito guerra a Israele se i loro dirigenti saranno incriminati per l'assassinio che hanno compiuto. Questa sì che è una difesa efficiente, altro che Perry Mason, Carnelutti e l'avvocato Taormina: se non ti piace la sentenza del tribunale, minaccia di morte loro e tutti quelli che ti stanno attorno, così farai valere le tue ragioni (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=194994).

E loro, gli ebrei, espulsi da tutto, minacciati di guerra, obbligati a mettere nel frigo le loro costruzioni (ci vuole un elettrodomestico ben grande, ammetterete), che fanno? Provocano, compiono crimini di guerra, che diamine! Per esempio, hanno la faccia tosta di ricostruire una sinagoga nel quartiere ebraico di Gerusalemme, che era stata giustamente abbattuta dai bravi giordani durante la loro occupazione della città dal '48 al '67 (http://elderofziyon.blogspot.com/2010/11/is-nissan-bek-shul-going-to-be-rebuilt.html) . Un crimine di guerra, restaurare una sinagoga, come scrive l'eroico ministro per gli affari religiosi di Gaza, il Dottor Taleb Abu Sha'ar (un altro dipendente di Al Zahar, immaginiamo).che sarà certamente vendicato con un nuovo abbattimento quando finalmente gli ebrei saranno cacciati da tutta la Palestina. Allora non ci saranno più sinagoghe né chiese. Come ha dichiarato ieri sull'"Avvenire"il vescovo iracheno Mikhael Al-Jamil": «C'è chi progetta un nuovo Medio Oriente tutto musulmano [...] Sarebbe un mostrosenza storia, senza tradizione, senza etica, senza Dio.»  E senza ebrei. Bellissimo: a misura delle prigioni di Gaza.

Ugo Volli


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