Il fatto che l'Assessorato alla Cultura del Comune di Riccione abbia organizzato una serie di incontri definiti “del Mediterraneo” quale semplice pretesto per l’ennesima tirata in salsa pacifista contro lo Stato d’Israele, non lo trovo per niente sorprendente. Stiamo parlando infatti di una cittadina facente parte di una Regione come l’Emilia Romagna dove capita di trovare ancora nel 2010 strade intitolate… all’ex Unione Sovietica (è il caso di Rimini; controllare per credere!) defunta nel 1991, o addirittura a Stalingrado (vedi Bologna) che già dal 1961 (!!!) non si chiamava più così neppure nel Paese del Paradiso Dei Lavoratori, essendo stata ribattezzata Volgograd. A Cavriago (RE) vi è invece una piazza intitolata a Lenin, con relativo busto. Dove ancora i trinariciuti nostrani comandano, cosucce del genere rappresentano soltanto ordinaria amministrazione.
Quanto all’impareggiabile Gianni Vattimo, alle precise osservazioni del Prof. Ugo Volli, vorrei aggiungere una sola noterella. Di un simile personaggio (degnissimo militante di un partito politico guidato da un leader il cui programma è l’odio e la lotta continua contro Berlusconi, Israele e la grammatica italiana) Alexander Solzenicyn avrebbe detto (cito a memoria da Arcipelago Gulag 2): parla una lingua che non richiede l’uso del cervello; discutere con lui è come camminare in un deserto.
Altro che pensatore!
Cordiali saluti
Luigi Prato