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Pubblichiamo tre lettere in merito al comunicato dell'assessore alla cultura del Comune di Rimini. il nostro commento e contenuto nella risposta precedente. Visto che, come vengo a sapere, ha intenzione di portare a Riccione alcune delle centinaia di associazioni pacifiste israeliane senza rinunciare al contempo di accusare di militarismo il governo di Gerusalemme, ritengo sia una esperta sul tema. Da cittadino israeliano e da abitante di Gerusalemme gradirei che mi segnalasse almeno una associazione pacifista in uno dei 27 stati dittatoriali arabi che premono alle nostre frontiere con giornaliere minacce di morte e distruzione accompagnate più volte a settimana da missili e granate su Sderot e dintorni. Gliene sarò molto grato in quanto non ne conosco nemmeno una. Sono certo comunque che, con gli islamici che crescono e si apprestano a fare la voce grossa in Europa, odiando i cristiani ancora più degli ebrei (i cristiani hanno statue nei luoghi di culto e sono da loro considerati idolatri pagani, gli ebrei no) presto anche gli assessori dei piccoli paesini avranno bisogno dell'aiuto, dell'esperienza e dei consigli degli israeliani: associazioni e governi. Chissà , forse ci incontreremo! Salam, ***************************** Riccione: conferenza ************************** segnalo la risposta dell'Ass. Pelliccioni "Ringrazio per la segnalazione poiche il linguaggio utilizzato e' fuorviante rispetto all'intento sara' tolto e modificato". Iole Pelliccioni
ed è per questo che vi scrivo ancora in copia, perchè è giusto che chi ha ricevuto il mio precedente messaggio, riceva anche questa risposta. Io mi sono già attivata ieri sera e la mia mail sta "viaggiando"
Il linguaggio sarà anche fuoriante, essendo una passionale so che le ragioni "del cuore" sono le prime che vengono espresse..Non entro oltre - più di tanto - nel merito di una "Municipalità" che non mi appartiene, fosse successo a Vicenza, il mio Sindaco (che stimo e rispetto come persona, ma non ho votato e glielo ho anche detto) sarebbe già sulla gogna mediatica, ma da cittadina italiana mi sia permesso di esprimere la mia opinione su un evento che potrebbe avere un certo tipo di riscontro, "forviando" con premeditazione la realtà israeliana.
Chi non ha vissuto sulla propria pelle esperienze ebraiche a partire dal 1948, non ha diritto di intromettersi sulla Questione,se non tocca con mano tutte le realtà e se non ascolta tutte le campane. In ogni tribunale democratico qualsiasi imputato ha diritto ad una difesa.
Con i migliori auguri
Paola Farina, Vicenza |
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