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Una buona dose di cinismo e cecità 13/11/2010

Ho letto con interesse l'articolo della giornalista Nirenstein.

Parole assolutamente condivisibili, senonchè per un punto: se il paziente neonazista fosse stato in pericolo di vita, cosa avrebbe fatto il chirurgo ebreo?

Il giuramento di Ippocrate esiste  per evitare che si verifichino situazioni come queste: un medico deve curare tutti i pazienti, NON QUELLI CHE VUOLE.

Dato che la Sig. Nrenstein giustifica tutto, anche l'igiustificabile, quando ci sono ebrei di mezzo... io ricordo a tutti che la memoria dell'Olocausto è vera memoria solo se tutela la vita umana...

Io credo che la memoria dell'Olocausto centri poco con un paziente che deve subire un intervento chirurgico, fosse anche un nazista, un militante di Hamas, uno di Hezbollah, un assassino, uno stupratore, l'ultimo pezzente di questa terra.

Quel chirurgo ebreo ha sbagliato e lo sa bene...

Non c'è bisogno di difese...

Non c'è bisogno di giustifcazioni...

Ci sono tanti medici ebrei che hanno curato terroristi e figli di terroristi in Israele che questa storia in Germania fa davvero ridere.

Sandra Spina

Gentile lettrice, le sue mail ci confermano che il nostro lavoro può definirsi interessante, se, con quello che pubblichiamo, lei continua a leggerci. Questa sua mail è infatti di un cinismo, abbianto alla cecità, che ci toglie qualunque possibilità di dialogo.
lei ha letto l'articolo di Fiamma Nirenstein con gli occhiali del pregiudizio, per questo non ne ha capito il contenuto.  per capire il suo pensiero, basta leggere l'ultimo capoverso della sua mail. Che lei possa scrivere che le viene da ridere, rivela la vera natura dei suoi sentimenti. Non a caso non l'ha colpita il fatto che il neonazista sia stato immediatamente operato da un altro medico presente.
IC redazione


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