Buonasera,
non vi scrivo per essere pubblicato ma per suggerire una linea d'azione per verificare se effettivamente la foto del lanciatore di pietre in piedi sulla barriera, pubblicata da La Stampa, e' davvero un artefatto o meno.
In effetti l'obiezione dell'altezza della barriera e' convincente, e anche io penso sia una bufala. Ho cercato altre copie della foto in rete con TynEye (utile motore di ricerca per immagini) e non ho trovato nulla.
Se qualcuno di voi con una conoscenza maggiore della barriera e sa dove si trovano i tratti in cemento potrebbe pubblicare foto di quei punti, in particolare della parte terminale. Immagino che ogni tratto sia fatto da sezioni uguali fra loro, e l'estremita' in alto avra' un foro caratteristico usato per posizionare la sezione.
Altrementi si potrebbe cercare qualche immagine della barriera anti-rumore usata come finta barriera difensiva, magari con google street view, lo sfondo della foto del lanciatore potrebbe dare qualche indizio a chi in Israele c'e' stato per capire dove siamo.
Spero di non avervi fatto perdere tempo,
cordiali saluti
lettera firmata
La barriera di separazione è costituita da blocchi in cemento alti come minimo 5 metri, sono quelli che possono essere visti all'ingesso di Betlemme, che dista da Gerusalemme 5 Km. ,città dalla quale entravano gran parte dei terroristi suicidi. e visibile da chiunque.
che la foto sia una ricostruzione è palese. nessun palestinese lancia pietre in quel modo, meno che mai salendo su una barriera di divisione che nulla ha a che vedere con quella difensiva. non a caso i fotografi non hanno ripreso nemmo l'ombra di un soldato, evidentemente perchè non ce n'erano. i fotografi invece sì, tutti intenti a scattare immagini nella posa più ad effetto. poteva essere la pubblicità di un jeans Armani, tanto lo "stile" era quello.
guardi il sito 'malainformazione', le sarà utile per capire come vengono 'fabbricate' le immagini che hanno per finalità la diffamazione di Israele.
IC redazione