copia di e-mail inviata al Corriere della Sera:
Dott. Messori,
non entro nel merito sulla questione della santificazione di Pacelli, ogni religione ha al suo interno le sue regole, usanze e miti.
Vorrei semplicemente testimoniare, visto che nel Suo articolo del 04.11 u.s. presenta il presule Nicola Bux (autore del testo della preghiera a Pio XII) come persona molto autorevole, ciò che ho udito dire dallo stesso alcuni anni fa, durante una manifestazione pubblica presso la Pinacoteca provinciale di Bari.
Nella sala gremita si svolgeva la presentazione di un libro dell’allora corrispondente RAI da Gerusalemme Paolo Longo, e il prelato, prese la parola, e disse testualmente: “gli ebrei pregano al Muro del Pianto poiché lo hanno eletto a simbolo della loro chiusura in faccia al resto del mondo, a difesa della loro superbia, alterigia e (presunta) superiorità”.
La memoria di queste parole pregne di pregiudizio e, diciamolo, odio, oltre a disgustarmi, mi rendono sempre più convinto della pretestualità e strumentalizzazione di certe tematiche ad uso di frange estremiste, ma ahimè non più minoritarie, all’interno di movimenti religiosi.
Distinti saluti. Bernardo Kelz – Bari.