"Sapete cos'è successo al processo Wilders? Chiedete al vostro giornale."
Geert Wilders, il suo avvocato Bram Moskowitz, Ugo Volli
Cari amici, come è brava la stampa italiana a dare la caccia agli
xenofobi. E come sa distinguere gli argomenti propagandistici giusti
da quelli che possono far confondere le idee ai bravi democratici di
questo paese. Prendete per esempio il terribile islamofobo e xenofobo
Geert Wilders, deputato olandese spauracchio di ogni bravo eurarabo.
Pensate che ha fatto un film per mostrare che ci sono delle
somiglianze fra il Corano e Mein Kampf. (se vi interessa trovate qui
la prima parte e i link con le altre tre:
http://www.youtube.com/watch?v=BgQdZgojOFI). I giornali italiani e di
tutt'Europa hanno lodevolmente dato notizia del processo intentato a
Wilders per oltraggio a una religione, incitamento all'odio razziale e
quant'altro.
Ma poi giustamente non hanno raccontato com'è andato il processo e
dintorni. Non hanno mai detto per esempio che ci sono state
testimonianze che mostrano come il più importante giornale olandese,
"De Telegraaf" abbia rivelato che l'indagine contro il leader del
partito democratico olandese (che ha purtroppo triplicato i suoi voti
nelle ultime elezioni) sia stato personalmente voluto e diretto, in un
certo senso imposto dal ministro della giustizia olandese, dunque da
un concorrente politico di Wilders, tal Hirsh Ballin
(http://kleinverzet.blogspot.com/2010/10/justice-minister-directed-prosecution.html).
Con l'eccezione del "Giornale"
(http://www.ilgiornale.it/esteri/olanda_wilders_vince_sua_battaglia_non_ha_istigato_lodio_anti-islam/16-10-2010/articolo-id=480392-page=0-comments=1)
non hanno detto che la procura durante il processo ha abbandonato la
maggior parte delle accuse perché manifestamente infondate (vedi per
esempio qui: http://uk.reuters.com/article/idUKTRE69B2E420101012).
Soprattutto: hanno parlato del primo tentativo di ricusazione del
collegio giudicante, che la difesa di Wilders ha tentato quando
l'imputato si è avvalso del diritto di non testimoniare e il giudice
in pieno processo ha detto più o meno che questo dimostrava che il
deputato fosse bravo a far demagogia ma non a confrontarsi
(http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=503571), ma poi non
hanno detto che c'è stata una seconda ricusazione, quando la corte ha
rifiutato di sentire un testimone chiave che era stato contattato
dall'accusa per convincerlo a volgere la sua testimonianza contro
Wilders e che questa ricusazione è stata accolta, annullando il
processo svolto finora, che dovrà forse essere rifatto.
(http://online.wsj.com/article/SB10001424052702304915104575571683398618948.html?mod=googlenews_wsj
) Il risultato è che "il processo Wilders ha 'backfired' [tradurrei:
fatto autogol] in ogni modo possibile" (così un giornale non proprio
estremista come il Wall Street Journal
(http://freethoughtnation.com/contributing-writers/63-acharya-s/436-wall-street-journa-geert-wilderss-kangaroo-trial-should-end.html).
Non ne hanno parlato anche se la notizia era nota in Italia e
trasmessa da alcune agenzie
(http://notizie.tiscali.it/feeds/10/10/22/t_01_2010-10-22_122572689.html?news).
Come vedete i giornali italiani sono ottimi, perfetti strumenti di
propaganda che spiegano alla gente cosa pensare. E in questo c'è poca
differenza fra destra e sinistra, Talvolta perfino "Il giornale" e
"Libero" (non "Il foglio", per fortuna) chiamano Wilders xenofobo
esattamente come "Repubblica" e "l'Unità", anche se Wilders è un
sincero democratico, un liberale, non si sogna di essere razzista ed è
amico di Israele (se vi interessa come la pensa, guardate qui:
http://www.youtube.com/watch?v=NQOCcx5V9RI&feature=related , il
seguito è a fianco, o qui:
http://www.youtube.com/watch?v=7ZyXkiQ-vn0&feature=related). Il buon
Antonio Gramsci approverebbe, e parlerebbe di "egemonia" del pensiero
"progressista" e terzomondista anche sui suoi avversari.
Ugo Volli