Data invio: mercoledì 20 ottobre 2010 7.06
Oggetto: beati i protettori di terrorismo
Caro Ugo Volli, quanto scrive è una realtà locale che ha solo assunto l'ufficialità universale venendo scritta nero su bianco. In effetti a testimonianza della realtà locale valga per tutti quello che contrabbandava armi a cui aggiungerei una suora irakena ormai in Italia da tanti anni, di cui dei cari amici mi hanno informato da tempo. A capo di altre consorelle dell'area Irak-Siria, osannava il "caro" Saddam, esponendo il suo ritratto (enorme) nella sala dove accolgievano gli ospiti: nemmeno il crocifisso riusciva ad eguagliare il sovrastante carisma del "caro" dittatore. Non paga, la suora, che è la superiora della comunità, ed è irakena, facceva propaganda affermando che le bombe in Irak le mettono gli Ebrei e gli Americani. l'irakena (di cognome Sako) sorella di un vescovo irakeno, evidentemente anticipa a livello locale un atteggiamento diffuso in quell'area e ufficilalizzato dal Sinodo.
cordiali saluti. Daniele
Purtroppo il meccanismo di cui stiamo parlando non è tanto locale, investe almeno tutto il mondo islamico. Per una spiegazione ulteriore, veda la mia cartolina di oggi 20 ottobre.
Ugo Volli