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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Stampa Rassegna Stampa
29.10.2010 al Aswani si oppone alla traduzione dei suoi romanzi in ebraico
In Italia è tradotto e applaudito. Adesso qualcuno lo criticherà ?

Testata: La Stampa
Data: 29 ottobre 2010
Pagina: 45
Autore: La redazione della Stampa
Titolo: «Al-Aswani: guai a chi pubblica in ebraico il mio Palazzo Yacoubian»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 29/10/2010, a pag. 45, l'articolo dal titolo " Al-Aswani: guai a chi pubblica in ebraico il mio Palazzo Yacoubian ".


al Aswani

Nessun rapporto con Israele, neppure culturale e neppure con le organizzazioni pacifiste meglio intenzionate: è questa - condita da minacce di azioni giudiziarie internazionali - la risposta piccata con cui il medico-scrittore egiziano Ala al-Aswani ha accolto l’annuncio della traduzione in ebraico, non concordata con lui, del suo romanzo bestseller, Palazzo Yacoubian, promossa dal Centro di ricerca Israele-Palestina di Gerusalemme (Ipcri), una benemerita istituzione culturale che sostiene le ragioni della pace e del dialogo. Le copie in ebraico saranno diffuse gratuitamente e in tiratura limitata, destinate per ora solo agli iscritti dell’Ipcri. Ma al-Aswani - che è anche un militante politico visceralmente antisionista e figura tra i fondatori di Kefaya, movimento d’opposizione radicale al presidente egiziano Hosni Mubarak - spara a zero contro il progetto e la violazione del copyright: «Si tratta di un furto e di un atto di pirateria. Con Israele non voglio avere nulla a che fare e denuncerò legalmente l’accaduto dinanzi all’Unione internazionale degli editori».

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