Signor Romano, lei ha scritto, in risposta al lettore Vittorio di Sambuy che la interrogava sull'integrazione in Italia degli islamici: "Quello che mi ha maggiormente colpito è la passione intelligente con cui tutte le donne musulmane hanno difeso le loro libere scelte". Solo pochi giorni addietro, per discutere con i dirigenti comunali e scolastici sulla protesta di alcune madri che si lamentavano per il fatto che una madre accompagnava il suo bambino con il burqa, non si è presentata la donna in questione, ma suo marito. Considerando queste realtà, generalizzate piuttosto che occasionali, lei davvero ritiene che si possa parlare di "libere scelte" delle donne musulmane? A parte questo, lei ritiene di poter fare pronostici sul comportamento di settecento milioni di donne dopo averne viste in azione quattro (quattro donne, non quattro milioni)? Emanuel Segre Amar
