Di mio aggiungo che in tutta la storia l'odio del Cristianesimo contro l'ebraismo è il nodo centrale, quello dove il Cristianesimo rinnega sè stesso, quello dove rischia la propria anima. Durante per persecuzioni medioevali, durante lo sterminio nazista la cristianità ha distrutto sè stessa e la propria anima pur di distruggere gli Ebrei. Molti sono stati i prelati ed i sacerdoto che hanno affrontato la morte ad Aushwitz e Dachau per proteggere gli ebrei, moltissimi, la maggioranza sono quelli che non lo hanno fatto. Il sacerdote cattolico non è sposato anche perchè dove sia necessario affrontare il martitio, deve poterlo fare senza la remore del " Tengo famiglia". Altrettanto grande è il numero di sacerdoti e cattolici e vescovi fisicamente collusi con lo sterminio degli Ebrei: un esempio tra tutti gli ustascia croati. Ora la Cristianità è a un bivio: o affronta il lavoro teologico e filologico di revisione dei testi, vangeli ufficiali e apocrifi, per purgare i primi delle linee antisemite che vi sono state aggiunte in epoche ben posteriori alla loro stesura, è perderà ogni diritto alla parola verità. O la Cristianità si schiera contro l'antisionismo, ennesima versione dell'antisemitismo, o sparirà essa stessa dalla faccia della terra. Il momento è venuto per i Cristiani di staccarsi dalle proprie gerarchie e riprendersi la loro religione e la loro decenza. Se la terra di Israele non è la terrra degli Ebrei, qual'è la terra degli ebrei? Quale è la terra dove gli Ebrei possono vivere? Quale è la terra dove gli Ebrei, se minacciati, hanno visto i vicari di Cristo, tutti, andare a morire per difendere i loro bambini? Nessuna. Allora che gli Ebrei stiano nella terra di Israele, che 3000 anni fa era la terra di Israele, protetti da un esercito armato fino ai denti. Che sia applicato il diritto internazionale: chi scatena una guerra e la perde, perde i territori occupati dal nemico. L'Italia ha perso la Dalmazia. La Germania i territori orientali. I sedicenti palestinesi, popolo creato dall'Onu con una serie di risoluzioni, rinnegando l'appartenenza della cisgiordania alla Giordania e di Gaza all'Egitto ( qualcuno mi spiega la differenza di cultura e appartenenza nazionale che c'è tra un cisgiordano e un giordano e tra un abitante di Gaza e un egiziano) proprio per creare un " popolo" a parte, non assimilabile, non risolvibile, non hanno mai riconosciuto l'esistenza di Israele, quindi è giusto che continuino a perdere territorio. Non vogliono che gli insediamenti continuino? Riconoscano lo stato di Israele e si siedano al tavolo della pace. Se lo stato di isarele non è riconosciuto, è sacrosanto che occupi territori, perchè, Gaza docet, se su quel territorio ci sta il colono, quel territorio produrrà vita, pomodori ciliega, inventati nella coloni, cachi mela, idem, posti di lavoro, scuole aperte anche ai bambini palestinesi, università, le uniche facoltà decenti, medicina, veterinaria e ingegnarie, aperte anche ai palestinesi. Se il colono se ne va su quella stessa terra, che come a Gaza ritornerà immediatamente un posto di sassi e scorpioni, ci saranno le rampe dei missili quassam e quindi altri morti e altra guerra. Amate i bambini morti? Non dico quelli israeliani, ma anche quelli palesrtinesi. Allora il discorso è questo, dati alla mano: fino a che ci sono i coloni cattivi cattivi i bambini palestinesi vivono e vivono meglio. Voi li avete mai conosciuti i coloni israeliani? Li avete mai visti? Sapete quante ore al giono lavorano per irrigare e coltivate terre che non erano mai state coltivate, per trasformare in giardini il nulla? Questi coloni che è giusto condannare a morte insieme ai loro figli bambini per la colpa di aver coltivato i pomodori. Li hanno coltivati su terra altrui? Prendiamo per buona questa discutibile affermazione e concludiamo: e allora? Se anche fosse, sarebbe una giustificazione all'assassinio? L'assassinio sarebbe giusto e doveroso? Eppure monsignor Cappucci ha detto proprio questo. Il momento è venuto, lo ripeto, ed è l'ultima occasione, per la Cristianità di alzarsi in piedi e riprendersi la sua anima. Ora. O la Cristianità sarà spazzata via e come ha ricordato Ghedaffi, a tutti i teorici islamici e no stanno prevedendo, tra 50 anni l'Europa sarà Islamica. Islam: vuol dire sottomissione. E' il destino dei vili. Silvana De Mari