Gentile signora Verna, su La Stampa di oggi lei scrive: "Questa frase, subito contestata da Israele, è contenuta in un rapporto commissionato dall¹Assemblea generale dell¹Onu a Richard Falk, professore emerito di diritto internazionale a Princeton, che aggiunge: «Questa occupazione mina i presupposti su cui si fondano le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, e cioè che l¹occupazione israeliana del 1967 fosse temporanea e reversibile». Questi presupposti sono anche la base per l¹attuale processo, che mira a creare uno Stato palestinese indipendente e sovrano accanto a Israele. Ora questo sembra essere diventato un¹illusione, ha aggiunto Falk. Per Israele, il rapporto è tendenzioso perché non cita mai gli «attacchi terroristici palestinesi ». Falk replica che il suo incarico verteva sull¹occupazione israeliana, non su chi avesse ragione o torto nel conflitto israelo-palestinese".
Forse, per meglio inquadrare il personaggio Falk, professore emerito, dal 2008 esperto per il Council for human rights delle Nazioni Unite, (e qui è d'uopo ricordare che la sua candidatura, nonostante sia di religione ebraica, è stata caldeggiata da molti paesi arabo islamici che qualche buon motivo, evidentemente, dovevano averlo), sarebbe stato opportuno ricordare quanto si può leggere in un articolo apparso sulle stesse colonne de La Stampa nel gennaio 2009: "vorrei che il governo israeliano riconoscesse che la sua politica a Gaza non ha nulla a che fare con la sicurezza e che sarebbe giusto cambiare l¹approccio sull¹occupazione della Palestina. Trovare una soluzione a un conflitto che per sei decenni ha visto Israele invadere e ha devastato la popolazione palestinese". Appunto, sottolineo, sei decenni di invasione israeliana: poiché la cosiddetta occupazione dura da quarantatre anni, sembra evidente che il professore per "invasione israeliana" intende l'esistenza dello stato di Israele. Che questo ebreo, professore emerito, esperto dell'ONU, non riconosca il diritto di esistere dello Stato di Israele è da mettere sempre in evidenza quando si parla di lui. Distinti saluti