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Del Sinodo e altro 22/10/2010
Un lettore che leggesse l'odierna Cartolina del prof.Volli: "Cari amici rassegnamoci, siamo un corpo estraneo corrosivo....", potrebbe rimanere sgomento; sgomento se non avesse letto di Ernesto Rossi, "Il manganello e l'aspersorio", Universale Laterza, ed.1968. Lì "incontrerete" parte, almeno suppongo, dell'odierno Sinodo che sta discettando sul M.O.e sul suo "corpo estraneo". 
Se non avete tanto tempo a disposizione, iniziate dal capitolo X, "I precursori del razzismo", e farete la conoscenza di tanti "volonterosi" antisemiti, di una famosa rivista, "Civiltà Cattolica" e del suo veneratissimo direttore, padre Agostino Gemelli, un vero "stinco di santo", come si suol dire.
Di costui Ernesto Rossi afferma: "Come ho già detto, padre Gemelli era uno dei religiosi più vicini al Santo Padre (Pio XI,n.d.r.), e più cari al suo cuore". (pag.298).
Sulle "virtù eroiche di Papa Pio XII" tanto decantate da suor Margherita Marchione alcuni giorni fa in un suo libro ed in un convegno, in contrapposizione alla didascalia sotto la sua foto a Yad Vashem , troverete spunti molto interessanti come, per far un esempio, il testo del telegramma, datato 28 ottobre, che l'ambasciatore tedesco in Vaticano, barone Ernesto Weizsaecker, spedisce, dopo la razzia perpetrata dalle SS a Roma il 16 ottobre 1943, a Kappler e a Ritter in cui si legge:
'Benché sollecitato da ogni parte, il papa non si è lasciato convincere a esprimere ufficialmente qualsiasi riprovazione per le avvenute deportazioni degli ebrei di Roma. Pur sapendo che tale suo atteggiamento in questa circostanza verrà severamente giudicato dai nostri nemici, e sarà sfruttato dagli ambienti protestanti dei Paesi anglosassoni nella loro propaganda contro il cattolicesimo, egli si è comportato, in questa delicata circostanza, in modo da non turbare minimamente le relazioni col governo tedesco e con gli ambienti tedeschi di Roma'.(pag.ne 296/297).
La prudenza da applicare a Pio XII, prima di proclamarlo eroe, è da escludere per quel che riguarda il favoreggiamento della fuga dei gerarchi e boia nazisti in M.O.(guarda un po'!) e in Sud America: uno 007 non avrebbe potuto far meglio (*) . 
Cosa ci rimane da dire su mons. Sabbah e il porporato Farhat? Che questi due, almeno, non si possono definire "Sepolcri imbiancati" perché sono neri come il diavolo, non vi pare? Beh, non avrete che da leggere e, magari sarebbe anche opportuno rileggere data la loro gravità, le due Cartoline del 20 e 21 ottobre del professor Volli, senza farsi sfuggire l'articolo scritto per I.C. dal professor Giorgio Israel: "Vescovi che condannano Israele e danno un supporto teologico alla 'resistenza' palestinese". E se volete un "riassunto delle puntate precedenti", leggetevi l'odierno articolo di Angelo Pezzana: "Due Stati: l'illusione è finita". 
I compiti assegnati sono tanti quest'oggi, ma ne vale la pena per vederci un po' meglio in questo "porto delle nebbie" e questo vale anche per la focosa e irenica signora, Vs/critica lettrice, che si è recata a Betlemme, con lo stesso spirito critico con cui i comunisti, del tempo che fu, si recavano in U.R.S.S.
Bruno Basso
(*) "La via segreta dei nazisti - Come l'Italia e il Vaticano salvarono i criminali di guerra" di Gerald Steinacher, ed.Rizzoli.  

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