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Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.10.2010 Cossiga: Quando il merito c'è ed è tangibile, perchè non riconoscerlo ?
Piera Prister risponde ad un lettore di IC

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 ottobre 2010
Pagina: 1
Autore: Piera Prister Bracaglia Morante
Titolo: «Quando il merito c'è ed è tangibile, perchè non riconoscerlo ?»

Cossiga: Quando il merito c'è ed è tangibile, perchè non riconoscerlo ?
di Piera Prister

In morte di Cossiga, Piera Prister ha scritto un articolo: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=250&id=36689
che un nostro lettore non ha condiviso. Invece di lasciare questa corrispondenza nella rubrica dei lettori, pubblichiamo in questa pagina la riflessione di Piera Prister che va ben al di là di una spiegazione del perchè ha ritenuto opportuno ricordare con parole positive la figura di Francesco Cossiga. Un breve articolo che potrebbe avere per titolo " Odissea ebraica".


Piera Prister                  Francesco Cossiga

Gentile lettore,

Le rispondo subito cercando di spiegare le ragioni che mi hanno spinta a scrivere l’articolo in questione, “Francesco Cossiga: in memoriam”, ringraziandoLa per darmi l’ opportunita’ di farlo. Infatti l’ottica attraverso cui ho inquadrato l’ex presidente  e’ del tutto diversa da quella di coloro che hanno scritto i mille e piu’ necrologi on line e Le diro’ il perche’.

Scrivo dagli Stati Uniti e sono ormai dodici anni che non sono ritornata piu’ in Italia, da quando mi sono trasferita definitivamente qui a Dallas, anche se accarezzo sempre l’idea di starmene un giorno seduta in una bella piazza di Roma a sorbirmi una tazza di caffe’, il migliore che ci sia nella capitale, magari  in compagnia del Sig. Angelo Salmoni, di cui non dimentico mai l’invito. Ma c’e’ sempre l’Italia nella mia mente perche’ sono italiana e mi sento italiana, anzi, quando parlo, mi accorgo di usare versi di poeti italiani senza accorgemene e, quando penso ai soldati italiani che sono nelle zone di guerra e muoiono, rendo omaggio a loro e a mio padre, Angelo Bracaglia-Morante -che e’ stato un valoroso soldato della prima guerra mondiale- ricordandoli con i versi di Ludovico Ariosto che evocano un mondo cavalleresco fatto di paladini, di donne, di cortesie e di audaci imprese.

Sa, noi siamo ebrei, mezzi ebrei, marrani, sionisti, sempre con le valigie sotto il letto pronti a partire, perche’ ormai sono millenni che scappiamo, e seguitiamo a farlo anche senza ragione, e’ nel nostro immaginario, anche quando non ci sono persecuzioni e  massacri incombenti, perche’ e’ come se fossimo sempre braccati.

Io personalmente non sono giovane, non lo sono mai stata, sono vecchia di due millenni, sono zoomorfa con le ali... ho percorso a ritroso, come Orlando la mia storia all’indietro, indietro indietro nel tempo, fino a ritrovarmi, fuggendo da Gerusalemme dopo la sua distruzione, in Spagna, precisamente  a Morante, una localita’ da dove ho spiccato un altro salto altissimo per sfuggire ad ali spiegate, ai roghi dell’Inquisizione. Poi sono approdata in Calabria, esattamente a Bracaglia che e’ uno dei tanti insediamenti ebraici in provincia di Cosenza che oggi si chiama Altomonte. E poi da li’ di nuovo mi sono librata e mi sono posata tra le inospitali paludi della Ciociaria tra Terracina e Roma condividendo lo stesso destino amaro di tante altre famiglie come Sonnino, Piperno, Sermoneta...

Attraverso quanti cieli sono volata!

 Ci hanno catturati e ci hanno ammassati nei ghetti, ci hanno massacrati e ci hanno bruciati -ma dalle zolle abbiamo sempre fatto rispuntare i semi e  i germogli, gli alberi e le palme, come quella di Masada, anch’essa vecchia di duemila anni– con il cuore in gola ci hanno fatto preparare le valigie in fretta, ammassati sui treni per arrivare a destinazione ad Auschwitz. Li’, tuttora, ci sono intere sale piene di valigie, consunte e vecchie, una sopra l’altra fino al soffitto, a testimonianza che siamo noi eterni emigranti, sempre esposti a questa dannazione che ci tormenta.

 Cosi’, abbiamo affinato bene la nostra sensibilita’ ed e' per questo motivo che  ho raccontato la mia storia, per farmi capire. Parlo di sensibilita’ perche’ quella frase detta agli ebrei: - vi abbiamo venduti- ha risvegliato in me un sentimento di gratitudine, come se l’ex presidente Cossiga fosse stato un amico ritrovato.  E’ stato il suo, un atto accusatorio non solo contro se stesso ma  anche contro tutti gli alleati politici dei vari governi che, ipocriti hanno taciuto. Senza Cossiga la verita’ stessa non l’avremmo mai saputa perche’ la narrativa storica dei governi catto-comunisti e’  falsa e bugiarda e non corrisponde alla realta’dei fatti di cui  tuttora negano l’evidenza, anche riguardo alle altre stragi.  La confessione dell’ex presidente Cossiga e’ stata, in ultima analisi, la prova lampante che dopotutto, la sinistra italiana di cui egli stesso era parte, ci aveva venduti ai terroristi Palestinesi come aveva gia’ fatto Mussolini che ci aveva venduti ai nazisti.

Noi non siamo abituati ad essere trattati bene dagli uomini di potere che ci hanno sempre traditi, ci hanno anche buttato le bombe addosso, e hanno sempre coperto le loro malefatte dietro la maschera del buonismo. Ed e’ per questo che non facciamo sconti a nessuno nemmeno a Cossiga e l’ho specificato bene nell’articolo in questione. Se legge poi attentamente gli altri miei articoli  sulla strage di Bologna e sul colore delle stragi  e, se legge il blog del senatore Guzzanti, io non sono mai stata tenera con l’ex presidente Cossiga, anzi sono stata anche spietata nel giudizio, prima perche’ fece scappare Arafat quando il magistrato di Venezia, Carlo Mastelloni “ quel ragazzaccio in toga”-  stava per ammanettarlo; e anche  per aver ragguagliato il Risorgimento Italiano e il Sionismo che sono due nobili cause, al terrorismo palestinese.

Riguardo poi al premier Silvio Berlusconi, Le pare poco che finanzi tre giornali, Il Giornale, Il Foglio e Libero che hanno infranto finalmente il monopolio dell’informazione! Prima si sentivano sempre le stesse campane della RAI e dei main-stream media a reti unificate, che hanno diffuso menzogne contro Israele negandogli  persino la correttezza del suo nome e della sua capitale (Tel Aviv invece di Gerusalemme e Terrasanta invece di Israele). Invece adesso sentiamo anche le altre campane, finalmente!

Una bella differenza, non Le pare? Eppoi, quando il merito c’e’, ed e’ tangibile, perche’ non riconoscerglielo?


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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