Spett. Redazione di I.C.,
fatti salvi errori od omissioni, noto come non sia stata fatta alcuna segnalazione dell'articolo sotto riportato di ARI SHAVIT ( pubblicato su Ha’aretz il 14.10.10) in cui a chiare lettere mette in evidenza come."La richiesta che Israele venga riconosciuto come stato nazionale del popolo ebraico è legittima e ragionevole. Vi sono almeno sette ragioni per affermarlo."
Tale articolo che assume, a mio avviso, particolare interesse e non solo alla luce delle farneticanti dichiarazioni dell'"omino" di Teheran nuovamente reiterate nel corso della sua visita in Libano nel quasi completa indifferenza del mondo occidentale ( Hitler docet!!) , é stato inviato dal sottoscritto a diverse testate giornalistiche affinchè tali ragioni fossero tutte opportunamente analizzate e commentarle o quantomeno che l'attenzione fosse volta per gli elementi di discussione in essere sull seconda e sulla sesta:"Nel 1993 Israele ha riconosciuto il popolo palestinese e i suoi diritti, ma fino ad oggi i palestinesi non hanno riconosciuto il popolo ebraico e i suoi diritti. Questo è il grande fallimento degli Accordi di Oslo, che ha compromesso il processo di pace sin dall’inizio. Affinché prevalga una vera pace, in questo paese, deve esservi pace fra lo stato nazionale arabo-palestinese e lo stato nazionale ebraico-israeliano";
A tutt’oggi l’Europa non ha risolto il suo complesso ebraico. Riconoscimento di Israele come stato nazionale del popolo ebraico significa anche riconoscimento da parte dell’Europa delle sue responsabilità morali per gli anni di persecuzione anti-ebraiche.
Il continente che nel XX secolo ha decimato e quasi del tutto sterminato il popolo ebraico riconoscerà e si farà garante del diritto di quel popolo a vivere e autogovernarsi.
Finora silenzio assoluto.
Viva Israele!
Grazie e con stima cordiali saluti
giuseppe casarini-binasco (MI)
Non abbiamo pubblicato l'articolo di Ari Shavit non perchè non fosse rilevante, ma perchè la nostra rassegna riguarda i media italiani e non quelli israeliani, che vengono monitorati con molta accuratezza dal sito Israele.net curato da Marco Paganoni.
un saluto cordiale,
IC redazione