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Ugo Volli
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Beati i protettori di terrorismo 19/10/2010

Beati i protettori di terrorismo


Don Nandino Capovilla, coordinatore di Pax Christi

Sapete la vecchia battuta "non sono io che sono antisemita, sei tu che sei ebreo"? Be', ormai non caratterizza più solo i vecchi arnesi del revisionismo e del negazionismo, si è estesa alla Chiesa. La quale, beninteso, non è antisemita, se ne guarda bene, anzi all'occorrenza è disposta a dire dei salmi insieme agli ebrei (Dall'articolo di Salvatore Mazza sull'Avvenire di oggi "Da qui l'esortazione a un impegno sempre più deciso in direzione del dialogo interreligioso, a proposito del quale vengono ricordate le iniziative pastorali di dialogo con l' ebraismo, come per esempio «la preghiera in comune a partire dai Salmi, la lettura e meditazione dei testi biblici».) No, la versione attuale riguarda Israele, naturalmente, che è l'ebreo della nazioni e dice che "il fondamentalismo" (nome pudico del terrorismo) dipende dall'occupazione. La frase esatta è questa: "«Pur condannando la violenza da dovunque provenga, e invocando una soluzione giusta e durevole del conflitto israelo-palestinese, esprimiamo la nostra solidarietà con il popolo palestinese, la cui situazione attuale favorisce il fondamentalismo» Chi ha orecchie per capire, capisca.

E se vuol capire meglio, legga questo documento che verrà presentato oggi al Sinodo, in pompa magna, dall'ex patriarca cattolico di Gerusalemme, noto per contrabbandare armi nella sua automobile: http://www.kairospalestine.ps/sites/default/Documents/Italian.pdf (per un riassunto critico dell'ottimo Meotti, si veda http://www.ilfoglio.it/zakor/654): "Le radici del “terrorismo” sono nell’ingiustizia umana commessa e nel male dell’occupazione."  Terrorismo è naturalmente fra virgolette... L'"ingiustizia", senza virgolette, come si capisce dal contesto, consiste nella fondazione dello Stato di Israele: "Fu un’ingiustizia quando siamo stati cacciati. L’ovest ha cercato di fare ammenda per quello che gli Ebrei avevano sopportato nei paesi europei, ma hanno fatto ammenda a nostro discapito e sulla nostra terra. Hanno cercato di correggere un’ingiustizia e il risultato è stata una nuova ingiustizia.". Non è solo ingiustizia, è un "peccato" (come l'esistenza ebraica è stata per molto tempo). "Noi inoltre dichiariamo che l’occupazione Israeliana della terra Palestinese è un peccato contro Dio o l’umanità perché essa priva i Palestinesi dei loro diritti umani basilari, elargiti da Dio."

Contro questa "ingiustizia" il dovere religioso, l'amore, il bene stesso dell'altro è "resistere": "Diciamo che la nostra scelta come Cristiani di fronte all’occupazione Israeliana è di resistere. La resistenza è un diritto e un dovere per il Cristiano. Ma è resistenza con amore secondo la sua logica. E’ quindi una resistenza creativa [...]. Vedere l’immagine di Dio nel volto del nemico significa prendere posizione alla luce di questa visione di resistenza attiva per fermare l’ingiustizia ed obbligare l’autore a terminare la sua  aggressione e così raggiungere lo scopo desiderato, che è riavere la terra, la libertà e l’indipendenza."

E come si fa a resistere? "La risposta Palestinese a questa realtà è stata diversa. Alcuni hanno risposto attraverso i negoziati: questa era la posizione ufficiale dell'Autorità Palestinese, ma non fece avanzare il processo di pace. Alcuni partiti politici hanno seguito la via della resistenza armata. Israele usò questo come pretesto per accusare i Palestinesi di essere terroristi e fu in grado di falsare la reale natura del conflitto, presentandolo come una guerra di Israele contro il terrorismo, piuttosto che come la legale resistenza Palestinese volta a porre fine all'occupazione Israeliana." Insomma, i palestinesi dovrebbero essere governati dai terroristi di Hamas E infatti per i rappresentanti cristiani, "la comunità internazionale ha una importante responsabilità dal momento che ha rifiutato di affrontare la volontà che il popolo Palestinese ha espresso con il risultato delle elezioni democratiche e legali nel 2006."

Ma se "l'ingiusto" (che naturalmente è il perfido giudeo) cerca di difendersi da questa amorosa resistenza? Fa malissimo: "Israele giustifica le sue azioni come auto-difesa, compresa l'occupazione, la punizione collettiva, e tutte le altre forme di rappresaglia contro i Palestinesi. A nostro parere questa visione è un rovesciamento della realtà. Sì, c'è la resistenza Palestinese all'occupazione. Tuttavia, se non ci fosse occupazione non ci sarebbe alcuna resistenza, nessuna paura e nessuna insicurezza."

Parole sante, come si è dimostrato con tutti i pogrom precedenti alla fondazione dello stato di Israele, per esempio a Ebron e Safed nel '29, a Gerusalemme nel '34 eccetera. Ma quando non c'erano gli ebrei, o meglio gli ebrei erano pochi e sottomessi, allora certo non c'era bisogno di resistenza. E con cui comunque si dimostra che i terroristi non sono terroristi, e i clerici cristiani loro amici non sono amici dei terroristi ma solo sostenitori degli amorosi resistenti, e invece sì gli israeliani occupanti "peccatori".  Non noi antisemiti, ma loro ebrei. Come la Chiesa continua a dire da duemila anni. E poi si meravigliano se arriva un Hitler o un Ahmadinejad.

Ugo Volli

PS. Intorno a questo documento è sorta una polemica, sembra che il "custode" cattolico di Gerusalemme abbia ritirato la firma. Per prudenza, immaginiamo, rendendosi conto del carattere esplosivo del contenuto. Ma le altre firme, principalmente cattoliche, ma in generale cristiane non sono in discussione (eccole, autorevolissime: Sua Beatitudine Teofilo III, Greco-Ortodosso ,Sua Beatitudine il Patriarca Fouad Twal, Chiesa Latina, Sua Beatitudine il Patriarca Torkom Manougian, Armeno Ortodosso, Reverendissimo Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, Sua Eminenza Arcivescovo Dr. Anba Abraham, Copto ,Sua Eminenza Arcivescovo Mar Swerios Malki Murad, Siro-Ortodosso, Sua Eminenza Arcivescovo Paul Nabil Sayah, Maronita, Sua Eminenza Arcivescovo Abba Mathaious, Etiope, Sua Eminenza Arcivescovo Joseph-Jules Zerey, Greco-Cattolico, Vescovo Gregor Peter Malki, Siro-Cattolico, Vescovo Munib A. Younan, Luterano, Vescovo Suheil Dawani, Anglicano,Vescovo Raphael Minassian, Armeno-cattolico. E comunque oggi il documento viene presentato al sinodo. Il che significa che è stato giudicato abbastanza ortodosso per prenderlo in considerazione.)


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