Da "Il nuovo antisemitismo che si aggira per l'Europa" di Pietro Citati (Repubblica dd.28/08/06)
"Quattro anni fa, scrissi un articolo su Repubblica, nel quale osservavo che, dopo cinquant'anni di sonno, l'antisemitismo europeo stava risvegliandosi. In giornali e libri, altri dissero la stessa cosa. Purtroppo siamo stati eccellenti profeti. In questi quattro anni, l'antisemitismo europeo si è moltiplicato, allargato, approfondito. Ora è odio, che consciamente o inconsciamente desidera l'esplosione. Molti credono che i malvagi della terra non siano i russi, i cinesi, i terroristi arabi, e nemmeno gli americani 'con le mani sporche di sangue', come dice Oliviero Diliberto. I malvagi sono soltanto loro: gli israeliani, gli ebrei.
Basta ricordare la celata (o non celata) soddisfazione, con la quale cronisti e commentatori della televisione e di molti giornali italiani hanno seguito la recente guerra mediorientale.
Che l'esercito israeliano non avanzasse con la velocità consueta, che cento soldati israeliani morissero, e soprattutto che i lucidi ed elegantissimi missili di Hezbollah colpissero Haifa, suscitava nelle prose dei nostri giornalisti un buon umore inconsueto......Quanto agli antisemiti di sinistra, sono talmente tanti che non oso nemmeno nominarli. Ricordo soltanto una giovane, non so se casariniana o carusiana o agnolettiana, che proclamava ad alta voce: 'Quelli che non ha ucciso Hitler, li ammazzeremo noi'.
Anche coloro che non sono apertamente antisemiti considerano Israele una grandissima seccatura, che turba la tranquillità dei loro sonni"....
Meriterebbe una riedizione per l'attualità e per la sua poetica conclusione.
Distinti saluti,
Bruno Basso
Parole sante, che molti redattori di Repubblica per primi farebbero bene a rileggere. Un consiglio ai nostri lettori: inviare il pezzo di Citati a Repubblica
IC redazione