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Un Sinodo contro Israele 19/10/2010

Il Sinodo dei vescovi del M.O. si è espresso com'era prevedibile, dati i personaggi presenti. Tra le tante "perle", quella del rapporto tra "Miseria" e "Terrorismo". A parte che tutta questa povertà da quelle parti non c'è, visto che, grazie soprattutto agli aiuti internazionali, la crescita economica in Cisgiordania è del 7% e Gaza non è quella prigione a cielo aperto che dicono (v. filmati), se ci sono sacche di sottosviluppo, ciò è derivato proprio dal fondamentalismo terrorista.
Si invertono, come sempre, la causa e l'effetto, in modo interessato. Quanto poi, alle persecuzioni dei cristiani in Iraq, indubbiamente reali e tremende, mi sembra come minimo  ipocrita tirarle in ballo: esse non sono dovute alla "guerra", ma al fondamentalismo islamico, quello sì non lottato dall'Occidente in modo adeguato. Questi uomini di Chiesa, del Medio Oriente in primo luogo, dovrebbero farsi un esame di coscienza, anziché fingere di preoccuparsi per la sorte dei loro fedeli. I primi complici dei persecutori dei cristiani comuni (ragazzini crocifissi, donne violentate, e via inorridendo) sono proprio loro; almeno in Medio Oriente.
Ma si sa, il coraggio uno non se lo può dare. E poi la ghiotta occasione di delegittimare Israele, guai farsela sfuggire....

  Mara Marantonio (Bologna)


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