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Ugo Volli
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Questa è la vera giustizia 18/10/2010

Questa è la vera giustizia



Cari amici,

la differenza fra noi e il mondo islamico, in particolare i palestinesi, è che noi siamo formalisti, attaccati ai diritti individuali (dunque individualisti, diciamolo pure, egoisti) mentre la loro cultura è aperta ai bisogni di tutti, generosa, attenta ai doveri più che ai diritti, dunque libera dall'oppressione dell'individuo sulla società. Questa è la vera giustizia. Ve ne do qualche esempio.

1. L'altro giorno il legittimo governo di Gaza, cioè Hamas, ha occupato la sede del sindacato dei giornalisti . Magari ne aveva bisogno per farci un bel deposito di razzi, o semplicemente gli davano fastidio i giornalisti medesimi. Qualche media occidentale (pochi per la verità e per il nostro onore) ha riportato le lamentele di questo sindacato (http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=146256). Ma riflettete, che bisogno c'è di un sindacato dove il governo è islamico e dunque giusto? Non è mica come da noi, dove i sindacati sono utili per lottare contro i governi servi dell'entità sionista e per appoggiare la lotta palestinese.

2. Un paio di mesi fa l'Ong francese Help Doctors, attiva a Gaza, ha accusato sempre il governo di Hamas di averle sottratto i suoi materiali, i soldi (molto generosamente finanziati dal comune di Lilla, il cui sindaco è Martine  Aubry, segretario del partito socialista ed ex candidata presidente alternativa a Sarkozy). I francesi si sono lamentati di questo esproprio, di cui da noi nessuno ha naturalmente parlato. (http://jssnews.com/2010/08/19/hold-up-du-hamas-sur-largent-de-martine-aubry/) . Ma che vogliono? Se intendono aiutare Gaza, lascino decidere al suo legittimo governo cosa fare. Per esempio se usare le ambulanze per trasportare i feriti o per proteggere i combattenti islamici all'attacco dalla ingiusta repressione israeliana.

3. Un'altra cosa di cui nessuno parla sono gli stupri delle attiviste che vanno nei territori palestinesi ad aiutare i poveri combattenti islamici a opporsi a Israele anche se attualmente non possono per ragioni strategiche usare le armi e devono fingere "proteste pacifiche". Ora giustamente i mancati guerriglieri sono un po' frustrati e devono sfogare la loro aggressività. Non si capisce perché non dovrebbero farlo contro queste donne che sì, sono là per aiutare, ma vanno in giro senza il loro legittimo custode, spesso vestite indecentemente e comunque senza velo, e magari non sono neanche islamiche. E allora qualche innocente divertimento ci può certamente scappare (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/139738?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook&sms_ss=facebook) . Se di questa cosa si sapesse in Occidente (ma non si sa, perché i media provvedono giustamente a censurare questi episodi insignificanti), ne faremmo scandalo, perleremmo di stupro. Ma che ne sappiamo di stupri noi che non conosciamo la giurisprudenza islamica? Per esempio, il maggior giureconsulto islamico in Gran Bretagna, colui che detta le regole per il sistema dei tribunali della sharia felicemente istallati nel Regno Unito, ha stabilito che non è possibile mai in linea di principio parlare di stupro dentro il matrimonio. Se un buon islamico massacra di botte sua moglie e se la gode contro la sua volontà, be' magari non sarà gentile ma fa il suo diritto, perché il matrimonio islamico è questo, serve a stabilire il quadro legale per il sesso, volontario o forzato che sia (in francese:http://www.bivouac-id.com/2010/10/15/les-tribunaux-islamiques-de-grande-bretagne-legitiment-des-viols/ , in italiano http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo493333.shtml ). Non vorrete mica che le donne siano così egoiste da decidere loro quando fare sesso e con chi?

4. Devo continuare? Vabbé, vi do un'ultima notizia: i tribunali iraniani, già famosi per la loro generosa abitudine di condannare alla lapidazione le adultere, hanno ripreso anche l'abitudine coranica di punire i ladri col taglio della mano. E' accaduto nella "città santa di Mashad", dove a un tale hanno tagliato entrambe le mani per un duplice furto, e proprio l'altro giorno invece hanno condannato all'amputazione un tale, per aver rubato una barretta di cioccolata e tre paia di guanti (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201010articoli/59526girata.asp). Ammetterete che questa sì che è giustizia giusta, altro che i mollaccioni che ci sono da noi.

Ecco, il nostro rapporto con l'islamismo è questo, li comprendiamo, li proteggiamo, impediamo ai Wilders di turno di parlarne male, ma ancora non siamo all'altezza di tanta generosità e serietà. Possiamo solo crescere. Speriamo che presto diventino maggioranza, impongano anche a noi questi giusti costumi, così impareremo cos'è la giustizia e la verità.

Ugo Volli


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