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La Stampa Rassegna Stampa
16.10.2010 Vietata la stella di David: una bufala enorme. Tutti allo stadio con le bandiere
La cronaca di Fabio Poletti

Testata: La Stampa
Data: 16 ottobre 2010
Pagina: 17
Autore: Fabio Poletti
Titolo: «Vietata la stella di David allo stadio»

Mentre negli stadi di tutto il mondo hanno libero accesso le bandiere nazionali di ogni ordine e grado, questo non sarà possibile a Milano per quella di Israele, niente sventolii bianchi e azzurri con stella di Davide, ma neppure sarà permessa la visione di qualche sparuta menorà. Se i simboli sono quelli, il pericolo è imminente. E' quanto succederà mercoledì prossimo allo stadio meazza di Milano per l'incontro Inter-Tottenham, con la scusa di voler prevenire scontri.
Questa la notizia diffusasi ieri pomeriggio, e ripresa nelle titolazioni di tutti i giornali oggi.
A leggere bene, però, la realtà è diversa. la notizia è quasi sicuramente una bufala, o un tentativo di intimidazione, stando alle dichiarazioni del prefetto di Milano, riprese nel pezzo di Fabio Poletti sulla  STAMPA di oggi, 16/10/2010, a pag.17 dal titolo  " Vietata la stella di David allo stadio ". L'articolo riporta anche le dichiarazioni di Vittorio Pavoncello, presidente del Maccabi Italia.
Nessun divieto, quindi, accesso libero alle bandiere d'Israele, speriamo se ne vedano tante. Con la benedizione del signor questore !
Ecco l'articolo:

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Stadio Meazza off limits alle bandiere con la stella di David. Non è ufficialmente così, ma qualche preoccupazione per la partita Inter-Tottenham di mercoledì prossimo c’è. I più preoccupati sono i tifosi della squadra londinese nata in un quartiere ad alta densità ebraica. Allo stadio ci vanno da sempre con la bandiera con la stella a sei punte. Tra di loro - credenti o meno - si chiamano con orgoglio «Yids», cioè yiddish che nel dialetto dell’Europa centrale vuol dire giudaico. E sul sito del Tottenham Hotspur è apparso un invito assai esplicito ai tifosi in trasferta per l’incontro del 20 ottobre valevole per la Champions League: «Police authorities have advised that those flags will not be allowed access and may be confiscated».
Dalla Questura di Milano smentiscono di aver comunicato l’interdizione allo stadio per le bandiere con la stella di David e tantomeno che saranno confiscate all’ingresso prima della partita. «Ci deve essere stato un fraintendimento», spiegano alla Digos. Raccontano di un incontro per fare il punto sulle varie questioni di ordine pubblico tre settimane fa con i responsabili del Tottenham, quelli dell’Inter, la polizia inglese e quella italiana. «Ci hanno detto della loro consuetudine. Abbiamo fatto presente che una parte della tifoseria dell’Inter è di estrema destra. Abbiamo confermato che le misure di sicurezza saranno garantite. Ma mai e poi mai abbiamo invitato i tifosi del Tottenham a lasciare a casa le loro bandiere», spiegano senza alcun imbarazzo in Questura. A fronte di un imbarazzo della squadra nerazzurra che certi discorsi - soprattutto dopo quello che è successo a Genova martedì scorso con gli ultrà serbi - avrebbe preferito che rimanessero attorno a un tavolo in una riunione. A Londra, in ogni caso, confermano tutto: incontro, indicazioni, comunicato.
A preoccupare i responsabili dell’ordine pubblico e delle due squadre è una parte della tifoseria interista, quella che ogni partita si ritrova in un bar vicinissimo allo stadio. «Quella come altre zone saranno più controllate del solito», fanno i rassicuranti in Questura. Ma il caso non ancora diplomatico è già esploso. Qualche problema c’era già stato anni fa prima di una partita con l’Ajax, i cui supporter non nascondono le loro origini come i tifosi del Tottenham. Per non parlare dell’incontro di basket del 1979 a Varese quando i sostenitori del Maccabi di Tel Aviv vennero dileggiati con cori e una selva di croci cattoliche impugnate dagli ultrà dell’Emerson.
Al solo ricordo Vittorio Pavoncello, presidente del Maccabi Italia è ancora indignato: «Mi sembra assurdo. Le bandiere con la stella di David sono uno dei simboli del Tottenham da quando è nata la squadra. Caso mai da vietare sono quelli che insultano quei simboli». Se il mondo dello sport già si agita, quello della politica si interroga. Emanuele Fiano, parlamentare del Pd di religione ebraica, fa sapere di essersi già informato: «Le autorità da me interpellate hanno negato che ci sia una disposizione per vietare l’esposizione di bandiere con la stella di David per i tifosi del Tottenham. Ne prendo atto con soddisfazione. Perché altrimenti sarei andato io stesso allo stadio con una bandiera così». E in serata dalla Prefettura arriva la parola fine alla polemica: «Nessuna disposizione o avviso o consiglio è stato avanzato dal ministero dell’interno o dalla Questura di Milano in merito alle bandiere dei tifosi del Tottenham in arrivo in città».

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