Sono felice e rilassata, grazie Fiamma ! 10/10/2010
Deborah Fait Amira Haas
Benissimo, sono proprio felice e rilassata! La manifestazione "Per la verita' per Israele" e' andata benissimo, molta gente, molti relatori importanti di cui in questi giorni avete gia' letto i nomi e che hanno dichiarato: "Siamo per Israele, siamo per la Democrazia, siamo per la Verita'". Fiamma Nirenstein puo' essere soddisfatta perche' erano anni che non si vedevano tanti amici tutti insieme, uniti in un sogno, in una poesia d'amore per Israele. Amore vero, amore e rispetto verso un paese sempre vessato e maltrattato da media, dai politici e dall' opinione pubblica. Amore verso un paese su cui si e' abituati a sputare disprezzo e menzogne in nome di un popolo che ha sempre rifiutato una vita decente in favore del terrorismo piu' feroce e schifoso. E' anche importante che questa Maratona sia avvenuta due giorni prima della commemorazione della morte assassina di Stefano Gay Tache', ucciso il 9 ottobre 1982 da feddayin palestinesi. Pochi giorni prima dell'attentato al Tempio Maggiore di Roma qualcuno, durante una manfestazione antisemita della CGIL, getto' una bara nera sugli scalini della Sinagoga. Chi? non si sa, nessuno si e' preoccupato di scoprirlo, l'unica cosa che si sa e' che dopo pochi giorni, quella vergognosa bara nera fu sostituita da un talled bianco che avvolgeva il corpicino di Stefano al cimitero ebraico. Quello che si sa e' che dopo questo assassinio un presidente italiano, molto amato, il presidente partigiano chiedeva in diretta TV "ma cosa vogliono questi ebrei?". Gli ebrei italiani hanno inghiottito il rospo e hanno taciuto invece di urlare "Verita' e giustizia, Presidente!!!" Verita' e giustizia! Questo volevano gli ebrei e lo hanno gridato solo 23 anni dopo, il 7 ottobre di quest'anno, a gran voce. In 23 anni cosa e' cambiato? niente se non in peggio, se possibile. Niente e' cambiato, lo stesso odio, le stesse menzogne, la stessa manipolazione della verita', solo che sono piu' organizzati e meno ruspanti. Credo e spero che gli "ebrei contro l'occupazione' si mangino le mani fino ai moncherini per la rabbia che tutto sia andato bene, persino i provocatori con bandiere palestinesi non sono riusciti ad avvelenare la manifestazione, dispersi in tempo dalla polizia. E meno male se no avrebbero detto di essere stati provocati dagli ebrei come l'altra volta sul Campidoglio. Insomma sti ebrei giusti e democratici, contro l'occupazione, questi ebrei o sedicenti ebrei (abbiamo scoperto che esiste una nuova moda: fingersi ebrei per fare propaganda contro Israele ed essere considerati piu' credibili), questi ebrei...quasi ebrei....forse ebrei... che avevano gufato come matti mandando ai giornali lettere cretine dove avvisavano che manifestare per Israele significava esserne nemici e che per essere amici della stato ebraico bisognava manifestare contro e soprattutto non chiamarlo ebraico,( parola cosi' brutta, cosi' scomoda e imbarazzante), ma Palestina perche' loro vogliono mica due popoli due stati ma uno stato palestinese e un altro stato abitato da una maggioranza araba, cioe' un unico stato arabo, socialista, marxista, comunista, leninista, islamista, il massimo della democrazia insomma! Mangiatevi le mani, i piedi e anche l'anima, se mai ne avete una, signori di Eco-Rete, ebrei, quasi ebrei, forse ebrei, rinn.....ehm ...vabbe' ....circa... ebrei..... contro l'occupazione. La prossima volta che scriverete che chi sta dalla parte di Israele, in realta', e' suo nemico riceverete in cambio una di quelle risate che attraverseranno il Mediterraneo e vi sommergeranno insieme a tutte le vostre menzogne, ai vostri inviti al boicottaggio, al vostro odio. Giorni fa ho letto un bellissimo articolo di Caroline Glick intitolato "Gl ebrei hanno diritti civili?". Vediamo un po'. Se Israele costruisce un appartamento a Gerusalemme o a Ariel tutti urlano che non vengono rispettati i diritti dei palestinesi. Gli arabi invece costruiscono in Giudea e Samaria senza che nessuno protesti, anzi, sono anche finanziati da USA. Europa e Stati arabi. Nel 1995 un accordo tra Israele e OLP recitava che nessuna delle due parti doveva fare nessun passo per cambiare la realta' del West Bank e di Gaza. I palestinesi hanno voluto interpretare l'accordo a modo loro, come al solito, e da allora urlano appena vedono un mattone israeliano e tutto il mondo urla dietro a loro, "solidarieta' col grande popolo palestinese", urlano contro Israele. Tanto per fare una cosa nuova, si sa. Il risultato di questo incondizionato amore e' che Israele e' sempre condannato per qualcosa, prima perche' si difendeva dagli eserciti arabi, poi perche' si difendeva dal terrorismo arabo, perche' si difendeva dalla distruzione araba, perche' difendeva la propria esistenza e infine anche perche' costruisce case per la popolazione che aumenta. Vietato! Achtung! Verboten! Loro, i palestinesi, appoggiati dalla sinistra israeliana e internazionale, vogliono fare di Sheik Jarrah , un quartiere di Gerusalemme, zona judenrein, ripulita da ebrei e nessuno fiata se non per dar ragione a loro. Anche Grossman va a manifestare per il judenrein. Se noi protestiamo allora ci tacciano di fascismo. Adesso, con la nuova legge che sara' varata domenica, siamo fascisti anche perche' vogliamo che chi desidera essere cittadino di Israele debba giurare fedelta' al Paese. Dopo tutte le brutte esperienze di tradimenti mi pare sia il minimo. La legge e' in comune con tantissimi paesi europei e con gli USA. Chi diventa cittadino statunitense deve giurare fedelta' alla Nazione a alla Bandiera. Noi, per questi paladini del "nessun diritto per Israele", non solo non dovremmo richiedere la fedelta' verso il nostro paese perennemente minacciato di distruzione ma dovremmo togliere anche la Stella dalla nostra bandiera e cambiare l'Inno Nazionale che parla solo, ahinoi cosi' poco democratici, di anima ebraica e non di anima islamica o cristiana. Voi avete notizia che simile pretesa sia rivolta ad altri stati nazionali? Come cambierete "Fratelli d'Italia"? In "Fratelli dell'Islam"? Ultima notizia e poi vi lascio alle vostre occupazioni: Ho letto che la giornalista ebrea israeliana (marxista-leninista) Amira Hass ha parlato, naturalmente senza contradditorio, all'Universita' di Bologna. Ha detto, la spudorata, che sionismo e' nient'altro che colonialismo. Un' ebrea israeliana che sbandiera ai quattro venti di essere figlia di soparvvissuti della Shoa' ha la faccia tosta di dire questo, senza la minima vergogna. Ricordo che anni fa , la stessa marxista -leninista era venuta per una conferenza a Rehovot e aveva parlato di Gerusalemme dicendo Al Quds. In men che non si dica si svuoto' la sala in un silenzio totale, tutti si alzarono e senza proferir parola, se ne andarono, me compresa ovviamente, e lei rimase a concionare da sola sulle sue idee razziste. Grandissima soddisfazione! Questo non e' successo a Bologna dove, mi dicono, c'era la solita cricca di filopalestinesi che si spellava le mani con lacrime di commozione agli occhi. Commozione? Certo, commossi come sempre quando Israele viene insultato, lo sognano giorno e notte. E' la loro massima aspirazione. E' lecito chiedersi come mai gli organizzatori non hanno invitato una controparte? E' lecito ricordare che la stessa Universita' aveva rifiutato di accogliere altri israeliani, quelli normali che amano il proprio Paese? E' lecito ricordare che anni fa l'ONU aveva paragonato sionismo a razzismo e che Chaim Herzog disse : ” Per noi, popolo ebraico, questa risoluzione è fondata sull’odio, sulla falsità e sull’arroganza ed è priva di qualunque valore morale o legale. Per noi, popolo ebraico, questo non è altro che un pezzo di carta e noi lo tratteremo così “ e straccio' la risoluzione davanti a tutta l'Assemblea. Capito Amira Hass? Che un'ebrea israeliana possa paragonare il sionismo al colonialismo e' raccapricciante pero' bisogna riconoscerle la coerenza, lei vive nei territori contesi, non in Israele, Paese che odia. Si, e' coerente solo che fa un certo effetto, tipo brividi lungo la schiena e pelle d'oca, pensare a una persona che odia tanto il proprio popolo e il paese in cui e' nata al punto da vivere tra gente, nemici, che lo vorrebbero definitivamente distruggere. Si rende conto la Hass di essere complice di chi sogna una seconda Shoa'? Ripeto: Raccapricciante. Deborah Fait