Giorgio Israel
Inquietanti, davvero inquietanti certe reazioni (numerose, troppe) all’articolo da me pubblicato sul Giornale, e ripreso da Informazione Corretta, in cui chiedevo che il Pdl si levasse di torno Ciarrapico. La maggioranza di coloro che hanno inviato commenti ha manifestato la propria solidarietà a Ciarrapico, quando non ha detto addirittura di condividere le sue espressioni, parola per parola. Nel migliore dei casi l’atteggiamento è stato: Ciarrapico ha voluto accusare Fini di essere un traditore, gli ebrei o Israele non c’entrano niente, non ci si rompano le scatole, gli ebrei sono i soliti “chiagni e fotti”, anzi – dice qualcuno – un corpo estraneo nel paese. L’elementare obiezione – ovvero, che bisogno c’era, per prendersela con Fini, di tirare in ballo la kippah? – non riceve alcuna risposta. Ciarrapico voleva soltanto ricordare che Fini è sempre stato un traditore. Visitare lo Yad Vashem con la kippah in testa, fare ammenda delle colpe del fascismo per le leggi razziali e il collaborazionismo repubblichino con lo sterminio nazista degli ebrei sarebbero un “tradimento”? Di certo, lo sono per un fascista impenitente. Ma chi non è fascista anche se detesta Fini non dovrebbe arrivare al punto di rimproverargli un gesto come quello. Così anche questa vicenda ha messo in luce lo spessore della melma che si addensa nel fondo della società. Tra questi commenti e quel che circola nei siti dell’estremismo di sinistra contro Israele e gli ebrei, non è davvero un bel vedere. Giorgio Israel |