Condivido in pieno l'analisi di Piera Prister. Chi ha la memoria buona non dimentica neppure i dettagli. Ora abbiamo un governo che, pur non perdendo di vista gli interessi "strategici" che ci impediscono di alienarci i petrolieri arabi, ha riconosciuto la legittimità non solo dell'esistenza, ma pure della sicurezza di Israele dichiarando apertamente l'amicia dell'Italia nei confronti di israele. Per contro, i catto-comunisti sono sempre pronti a stracciarsi le vesti, mentre andavano in delirio quando vedevano l'allora Ministro degli esteri D'Alema a braccetto con i terroristi libanesi di Hezbollah. Sono i corsi e ricorso della storia: i sinistri sono stanchi di ricordare la Shoàh e ora piangono le infelici condizioni dei palestinesi "oppressi dai loro aguzzini ebrei". Questa, infatti, è la falsa rappresentazione del conflitto israelo-palestinese che viene propalata dalla sinistra. Il loro antisemitismo, sia pure sotto mentite spoglie, è sempre presente nella loro indole bolscevica. A noi il compito di smascherarlo e combatterlo sempre e ovunque. I comunisti possono anche cambiare nome e mettersi in giacca e cravatta, ma restano sempre quelli che sono: retroguardie sbandate e ritardatarie che la storia finirà per estinguere.