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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Ugo Volli
Cartoline
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Gli orologi rotti non dicono la verità a lungo 03/10/2010

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

"Gli orologi rotti non dicono la verità a lungo"


Assad e Ahmadinejad

Cari amici, è matematico: due volte al giorno un orologio fermo segna esattamente l'ora giusta. Dunque non meravigliatevi se qualche volta – ma non certo due volte al giorno, magari due l'anno - anche ai governanti siriani capita di dire la verità. E' matematica, non cattiva volontà. E' capitato infatti l'altro ieri, quando quel ragazzone con le orecchie a sventola che di mestiere fa il dittatore della Siria ha pronunciato queste immortali parole a proposito dei nagoziati israelo-palestinesi: "the White House is only using its mediation between Israelis and Palestinians to score political points in the United States" come dire che per Obama tutta la faccenda serve solo a raggranellare un po' di popolarità per le elezioni di novembre che si prospettano nerissime per lui, e nella trattative in corso, o forse già finite, non c'è altra prospettiva. Probabilmente ha ragione lui e gli ottimisti si illudono

Però quel momento di verità dell'orologio è brevissimo e infatti subito dopo il dinoccolato oculista siriano ha accettato la massima decorazione iraniana con la motivazione che "il governo e la nazione siriana, bastione avanzato della resistenza lottano da anni contro l'aggressione e l'espansionismo sionista." Assad ha risposto che "la collaborazione fra i due paesi è strategica e necessaria per la pace e l'indipendenza del Medio Oriente (naturalmente l'indipendenza va intesa come la sparizione dell'influenza degli Stati Uniti, non dell'Iran). Vi chiedete dov'è la menzogna, a parte la solita terminologia islamista-stalinista? Eccola: pochi minuti prima il viceministro degli esteri dell'orecchione, tal Faisal Mekdad aveva dichiarato ufficialmente che la sua nazione è pronta a fare la pace con Israele, che se la pace non si realizza è solo perché Israele non vuole, e che la Siria è ansiosa di avere buone relazioni con gli Usa. (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=189906) .

Indipendenza o buone relazioni? Pace o resistenza? Ma entrambi, naturalmente. Promesse di pace e buone relazioni servono a strappare concessioni agli europei e agli americani che abboccano subito (e dell'altro ieri una telefonata di Hilary Clinton al ministro degli esteri siriano, i francesi marciano da tempo al passo di Damasco, eccetera eccetera: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/oridente/grubrica.asp?ID_blog=258&ID_articolo=200&ID_sezione=573&sezione=) . Resistenza e indipendenza, cioè guerra a Israele e all'Occidente, sono i fatti veri la realtà sul campo, che solo i visionari e gli struzzi con la testa sotto la sabbia non vogliono vedere. Gli orologi rotti non dicono la verità a lungo.

Ugo Volli


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