martedi` 26 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






I numeri del conflitto 29/09/2010

cara redazione di IC,

nell' articolo di oggi di Ugo Volli, c'e' una inesattezza, esso infatti riporta il dato di Betzelem che riporta 1083 morti israeliani negli ultimi 10 anni. Nel sito del ministero degli esteri israeliano (vedi il link sotto) c'e' una lista di 1198 morti israeliani assassinati per mano del terrorismo, ma temo che essa non comprenda i soldati israeliani morti nella guerra del Libano dell'estate 2006, che mi sembra siano stati almeno 160, se non erro.

lista del ministero degli esteri israeliano :

http://www.mfa.gov.il/MFA/Terrorism-%20Obstacle%20to%20Peace/Memorial/2000/In%20Memory%20of%20the%20Victims%20of%20Palestinian%20Violence%20a

questo e' l' articolo di Volli

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=36604

saluti, Alberto Levy, Israele

Gentile lettore, io ho ripreso il dato di Betzelem perché era sui giornali (anche in Italia ne ha parlato "L'avvenire". Naturalmente non sono in grado di controllarlo e anch'io propenderei più a fidarmi del Ministero degli Esteri che di un'organizzazione notoriamente antisionista.
Ma in sostanza il ragionamento non cambia. Il conflitto fra Israele e palestinesi è piccolo e come si dice in termoini militari "a bassa intensità"; di atroce ha il fatto che i terroristi palestinesi attaccano direttamente i civili: oggi donne incinte che stanno andando a partorire, ieri la gente riunita al ristorante o a una festa religiosa, i clienti di un supermercato, i passeggeri di un autobus o gli atleti alle olimpiadi.
C'è un'immensa sproporzione fra la dimensione dei fatti e la copertura mediatica, che certamente non aiuta a trovare una soluzione.
Questa sproporzione e l'allineamento dei media occidentali alle posizioni reazionarie dell'Islamismo, si spiega soprattutto con una più o meno inconscia mentalità antisemita.
Ugo Volli



Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT