L'Italia prenda esempio dalla Turchia e dall'Iran, o non ce la farà ad andare avanti
Recep Erdogan, Mahmoud Ahmadinejad
Cari amici,
spero che anche voi vi interrogate seriamente sul destino del nostro paese, come ha fatto la Tv iraniana qualche giorno fa, spiegando che le cose vanno male per il fatto che l'Italia è governata da "servi di Israele" (http://www.libero-news.it/news/489373/L_Iran_contro_Silvio___Un_servo_d_Israele_.html) e che, in sostanza "a Berlusconi sta più a cuore servire Israele che difendere gli interessi della propria popolazione" (http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2010/09_settembre/16/iran_tv_attacca_berlusconi_serve_israele_anziche_gli_italiani-2,26073648.html) . Naturalmente, quale che sia la nostra posizione politica nei confronti di Ber&Ber (Berlusconi e Bersani allitterano, ci avete mai pensato?), noi da bravi eurarabi non possiamo non inchinarci alla verità della televisione di un paese che cura così tanto la trasparenza dell'informazione, come si è visto nel caso delle ultime elezioni presidenziali, dell'"Onda verde" che ne è seguita e anche della giusta condanna alla lapidazione della terribile adultera Sakineh Mohammad Hastian. (A proposito, mi ha chiesto un lettore e io richiedo a voi: l'adulterio si fa in due: mai sentito parlare del partner, presumibilmente maschio, della sventurata?)
Comunque, stiamo ai fatti, ha ragione la Tv di stato iraniana Irib, ragionissima, l'Italia è un disastro e adesso ve ne fornisco un paio di esempi. Il primo è questo: come forse sapete io insegno in un'università italiana e ci tengo, la sostengo, non sono mica come quei magnifici eroi di università israeliane come quella di Beersheva che promuovono il boicottaggio dei loro atenei sperando di essere apprezzati dai nemici di Israele per la loro correttezza politica – che è come dar da mangiare agli squali il compagno di naufragio sperando che al bestione passi l'appetito prima di saltare addosso a noi. No, io che sono molto meno brillante di loro e anche molto meno coraggioso, la mia università la difendo e la sostengo nonostante tutto... e però devo ammettere che ogni volta che ci entro resto sconvolto perché nei corridoi e nelle aule girano un sacco di ragazze che a) non sono accompagnate dai loro legittimi proprietari o custodi e b) sono vestite indegnamente, con le braccia nude e il capo scoperto – non dico senza burka, ma neanche senza uno straccio di foulard. Vi sembra ragionevole questa mancanza di pudore? In un luogo educativo? Volete mettere con la grande università di Al-Azhar a Gaza, dove ufficialmente no, per non irritare quei mollaccioni dell'Onu, ma in pratica sì, come potete vedere dalle immagini (http://www.alazhar.edu.ps/arabic/) le donne non possono entrare se non debitamente coperte e accompagnate (http://falafelcafe.wordpress.com/2010/09/15/alluniversita-di-gaza-il-velo-per-le-ragazze-diventa-obbligatorio/)? Ecco quanto a istruzione (o all'abbigliamento nei luoghi dell'istruzione) l'Italia è senza dubbio inferiore a Gaza. Ma loro sono combattenti islamici, se vedono un luna park lo bruciano perché sacrilego (http://esperimento.ilcannocchiale.it/post/2539769.html) , volete mettere?
Altro esempio. L'Italia si trova in mezzo al mare, no? Aiu tempi della Guerra fredda la chiamavano la grande portaerei naturale e oggi è per fortuna un ponte con l'Islam. Per questo ha un sacco di porti, no? Che però per lo più non vanno tanto bene, fra cui spicca quello di Gioia Tauro nella depressa Calabria. Be', sapete cosa fanno gli intelligentoni che ci governano? Incominciano a sequestrare i container islamici. Sì quegli scatoloni di metallo dentro a cui gira oggi metà del commercio mondiale. E sapete che cosa ha sequestrato? Un carico di latte in polvere. Roba da matti! Con il solo pretesto che veniva dall'Iran, nostro grande partner commerciale, e andava in Siria, paese dedito alla pace, "molto probabilmente destinati ad Hamas o Hezbullah", movimenti politici perfettamente legittimi, come sappiamo. Vi chiedete quale sia il pretesto per un'operazione così chiaramente masochistica e certamente mirata a collaborare con l'entità sionista nel genocidio dei poveri bambini di Gaza? Che nel latte in polvere, anzi accanto, ben separato e giustamente messo dietro in modo da non dare fastidio, c'era qualche piccola impurità, solo quattro tonnellate di esplosivo militare T4, quello che non dovrebbe spaventarci perché lo conosciamo bene, essendo stato usato in tutte le stragi di mafia, da Falcone e Borsellino in giù. (http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=145513) . Ma vi pare che un po' di ricostituente per far crescere più sani e dinamici i bambini palestinesi possa giustificare un atto così anticommerciale?
Credetemi, con governanti così, università così e porti così questo paese non ce la farà ad andare avanti. Dovremmo tutti imparare dalla creatività e dal rigore dei turchi, che sanno come gestire le navi e addirittura le flottiglie, dei palestinesi, che sanno come usare quel che ricevono per proseguire la loro giusta lotta e naturalmente dagli iraniani, che sanno costruire la bomba atomica ma non perdono occasione per divertirsi, con l'atomica e con le adultere, con il latte in polvere e con l'esplosivo T4. Così sì che finalmente conosceremo il progresso!
Ugo Volli