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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
24.09.2010 Costretta a vivere nascosta per aver disegnato delle vignette su Maometto
Molly Norris condannata a morte da al Awlaki, nell'indifferenza di femministe e firme politicamente corrette

Testata: Corriere della Sera
Data: 24 settembre 2010
Pagina: 17
Autore: Guido Olimpio
Titolo: «Disegnò il profeta Maometto: vive da fantasma protetta dall’Fbi»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 24/09/2010, a pag. 17, l'articolo di Guido Olimpio dal titolo " Disegnò il profeta Maometto: vive da fantasma protetta dall’Fbi ".


Molly Norris

La notizia della fatwa contro Molly Norris era stata diffusa dal FOGLIO il 18/09/2010. Per leggere l'articolo, cliccare sul link http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=36472

Ecco l'articolo di Guido Olimpio:

WASHINGTON — Il 15 settembre, sul Seattle Weekly, è comparso un breve articolo che cominciava così: «Come avrete notato questa settimana sul giornale non c’è la vignetta di Molly Norris. Questo perché non Molly non c’è più». Poi poche righe per assicurare i lettori. «Grazie al Cielo, è viva e sta bene» ma su richiesta dell’Fbi «sta per diventare un fantasma». Molly deve cambiare nome, città e vivere sotto protezione perché è nel mirino di elementi qaedisti. Contro di lei ha emesso una condanna di morte l’imam Anwar Al Awlaki, l’ispiratore di diversi attentati e oggi guida spirituale dei terroristi yemeniti. Sulla rivista jihadista in inglese Inspire, il predicatore ha emesso il suo parere religioso: «La medicina prescritta dal Messaggero di Allah è l’esecuzione di coloro che sono coinvolti». Poiché Al Awlaki ha molti seguaci negli Stati Uniti — lui stesso è nato in New Mexico ma è di origini yemenite — l’Fbi ha deciso di inserire la donna nel programma protezione.

Ma per quale motivo la vignettista è nel mirino? Tutto ha inizio in primavera quando Molly Norris fa un disegno con riferimenti a Maometto. Un gesto di solidarietà con gli autori della serie «South Park» costretti a cancellare la puntata dove il Profeta vi compariva in costume da orso. Insieme alla vignetta, Molly lancia l’idea del 20 maggio come giorno dove «tutti possono disegnare su Maometto». La proposta corre veloce e in Canada una ragazza di 27 anni apre una pagina Facebook rilanciando il progetto. Arrivano subito le adesioni. Ma anche proteste rabbiose.

La Norris, preoccupata, prende le distanze dal sito. La proposta del 20 maggio era «pura satira» ma è stata distorta — assicura — quindi «chiede scusa ai musulmani». Parole concilianti per chiudere il caso. Invece no. Per gli estremisti è una scintilla per una nuova campagna. In luglio compare la rivista online Inspire, presunto organo di informazione dei qaedisti dello Yemen. Qualcuno ne mette in dubbio l’autenticità, ipotizzando una manovra degli 007. Ma il monito di Al Awlaki è preso sul serio. La maledizione dell’imam, oggi nascosto nello Yemen, fa paura. La Norris, indica ai suoi sostenitori, è un «bersaglio prioritario». E aggiunge: «L’ampio numero di partecipanti (ai nostri progetti, ndr) rende tutto più facile, perché più obiettivi ci sono e più è difficile per le autorità garantire una protezione speciale».

L’antiterrorismo si muove. Le Giubbe rosse canadesi consigliano alla creatrice della pagi na Facebook di chiuderla e di evitare dichiarazioni alla stampa. L’Fbi avvisa Molly Norris, poi in settembre decide di innalzare le contromisure. Per la vignettista sono giorni drammatici. Perché deve letteralmente scomparire, troncare rapporti, cambiare identità e casa. Come ha scritto il direttore del Seattle Weekly sarà come un fantasma. Invisibile, costretta a stare lontano da tutto e da tutti. Oltre allo scudo dei federali per Molly sto ferito a Copenaghen dall’esplosione dell’ordigno che stava preparando. Il terrorista fai-da-te voleva spedirlo al Jyllands-Posten, uno dei quotidiani che ha pubblicato i disegni satanici nel 2006. Fallito attacco, preceduto da altri progetti criminali contro i quotidiani, che conferma la memoria lunga degli islamisti.

Potrà un giorno Molly Norris tornare a un’esistenza normale? Ed è revocabile la condanna a morte? Nessuno può garantirle nulla. Quando venne chiesto agli ayatollah iraniani se fosse possibile annullare la fatwa contro lo scrittore Salman Rushdie, risposero: «La freccia è già stata scoccata». Un modo per sostenere che la sentenza ormai è stata emessa e anche un eventuale verdetto contrario non avrebbe effetto su chi cerca vendetta.

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