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Il Corano e gli altri testi sacri 18/09/2010

Si parla molto, specie in questi giorni, della violenza che sarebbe contenuta nel Corano. Non conoscendo la materia, se non superficialmente, mi astengo da giudizi. Conosco però la Bibbia (Vecchio testamento) e credo che chiunque abbia onestà intelletuale non possa negare che in essa vi siano passi violenti e di incitamento allo sterminio di massa verso i  non ebrei. Una differenza abissale con il Vangelo di Gesù Cristo che parla di amore fra tutti gli uomini in quanto figli delle stesso Dio, di pace e di perdono (che non è la legge del taglione!). Parlare quindi di comuni radici giudaico cristine dell'Occidente mi sembra quanto meno azzardato vista l'antinomia fra le due diverse posizioni religiose. Senza dimenticare che le radici greche, romane, celtiche  e germaniche sono sicuramente preponderanti nella costituzione dell'identità storica e culturale dell'Europa. L'America, da questo punto di vista, è tutt'altra cosa.

Alessandro Bortolami

Gentile lettore, lei dimentica il fattore tempo, brani violenti e improponibili al di fuori dal contesto in cui vennero redatti sono piene tutte le religioni,  non ne è esente anche quella cristiana, ricorda i roghi ? e l'Inquisizione ? sono solo due esempi. Ma una religione che non abbia mai fatto i conti con il passare dei secoli, dei millenni, c'è, ed è l'islam, il cui testo è il Corano. A differenza di tutti gli altri testi, non ammette neppure le interpretazioni. Così era, così è.
Cordiali saluti,
IC redazione


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