Shalom, ho notato il silenzio, secondo me assordante, nella Vs. rassegna stampa, sull'ultima impresa della Libia quale il mitragliare, in acque internazionali (salvo diversa pretesa del Sig. Gheddafi che vorrebbe arrivare con le acque territoriali fino alla città di Genova..) un peschereccio italiano. Se si fosse trattato di migranti sarebbe stata un'azione nobile? Devo supporre che anche voi siate acquiescenti verso il Sig. Gheddafi, notoriamente ex (?) terrorista e antisemita? O il fatto che sia socio in affari del Sig. Berlusconi lo rende immune da critiche?
Cordiali saluti
Renzo Rossi
Gentile Renzo Rossi,
allora lei ci legge male, perchè se c'è uno nel nostro mirino mediatico quello è Gheddafi. Vede, se fosse socio in affari con Berlusconi, può stare tranquillo che avremmo detto la nostra, ma Gheddafi non è con lui personalmente. E' socio dell'Unicredit, la seconda banca italiana. Che facciamo, invitiamo tutti a spostare il c/c in un'altra banca ? Forse lei non ricorda quando Gheddafi entrò socio in Fiat (anni '70), il suo denaro fece comodo alla Fiat, pecunia non olet, vi rimase per poi uscirne, crediamo, con un bel profitto. Lo stesso avviene oggi, con Berlusconi, che come tutti i premier crea rapporti internazionale per le nostre grandi aziende. Come anche lei si sarà accorto, B. è un abile venditore, e se questo porta utili al paese, occorre deglutire, quello è il comportamento di ogni governo, in tutto il mondo.
Diverso il caso se di mezzo c'è una azione illegale. In questo caso vedremo come si metterà. Tenga anche conto della immigrazione illegale via Libia, Gheddafi si è impegnato a fermarla, cosa che all'Italia è utile.
Come vede si sono tanti argomenti che vanno affrontati con realismo, B. non c'entra niente, potrebbero esserci Prodi o Bersani, i rapporti economici internazionali quelli sono.
IC redazione