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Alberi morti e persone vive
Cari amici, non so se ve ne siete accorti nella grande confusione delle vacanze e del rientro, ma un paio di settimane fa una tempesta di vento ha abbattuto ad Amsterdam il grande castagno che Anna Frank descrive nel suo diario (http://www.corriere.it/cultura/10_agosto_23/castagno-anna-frank_95439a30-aed1-11df-92e9-00144f02aabe.shtml) . I giornali, in particolare quelli del nord Europa, si sono molto commossi (http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,713356,00.html). Sembra che il governo olandese sia studiando la possibilitā di clonarlo. Peraltro nella stessa cittā di Amsterdam ci sono dei quartieri dove č molto problematico entrare se si ha l'aria di ebrei, per esempio indossando una kippā o una stella di Davide, tanto che la polizia č stata costretta a mettere in circolazione delle pattuglie di finti ebrei per tenere sotto controllo il fenomeno (http://blog.foreignpolicy.com/posts/2010/06/22/amsterdam_tackles_anti_semitism_with_undercover_stings). Qui trovate la storia di una ragazzina ebrea in Olanda che per le molestie subite ha dovuto abbandonare la sua vita ebraica (http://www.jpost.com/Opinion/Op-EdContributors/Article.aspx?id=186383) . Nel frattempo, come sapete, l'Europa sta frenando qualunque azione militare contro l'Iran ed č il primo contributore all'autoritā palestinese, che nonostante le trattative di pace continua imperterrita a onorare i terroristi assassini di ebrei ( per fare solo due esempi recenti: http://elderofziyon.blogspot.com/2010/09/mother-of-4-terrorists-honored-by.html , http://palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=2816 ). Come dire: meglio preoccuparsi di un albero morto che degli ebrei vivi
Ugo Volli
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