Cantano gli uccelli di Horace “Jim” Greasley e Ken Scott
Fausto Lupetti editore Euro 18
Era difficile aggiungere una voce nuova allo strazio raccontato dai tanti libri sulle atrocità compiute dai nazisti nei lager. Eppure, in questa materia così dolorosa, “Se all’inferno cantano gli uccelli”, si distingue come una piccola tessera di vita e d’amore in un efferato mosaico di morte. E’ la testimonianza affidata al ghost writer Ken Scott da Horace “Jim” Greasley, un barbiere della provincia inglese catturato a vent’anni dai nazisti nel ’40 e tenuto prigioniero in un campo di concentramento polacco fino alla liberazione del ’45. Una storia di sofferenza e tormento, ma anche di umanità, di amicizia e d’amore. Per Rosa, una ragazza tedesca della Slesia sottomessa dalla dittatura di Hitler. Una passione irresistibile e travolgente, nutrita attraverso incontri pericolosi e clandestini. Nel libro la dignità di un gruppo di prigionieri riesce ad avere la meglio sulla cieca brutalità dei loro aguzzini. Nonostante la violenza, la fame, il freddo e l’orrore.
Jim ha raccontato i fatti a Ken Scott settant’anni dopo, poco prima di morire. Un libro forte, vitale, commovente.
Silvana Mazzocchi
R2 Cult La Repubblica