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La Stampa Rassegna Stampa
11.09.2010 V.S. Naipaul, uno scrittore coraggioso
La cronaca di Mario Baudino

Testata: La Stampa
Data: 11 settembre 2010
Pagina: 37
Autore: Mario Baudino
Titolo: «Naipaul si arrabbia e se va»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 11/09/2010, a pag.37, con il titolo " Naipaul si arrabbia e se va ", un breve cronaca dal Festival Letteratura di Mantova, a firma Mario Baudino, solo apparentemente letteraria.
In realtà V.S.Naipaul si è ancora una volta dimostrato quel grande scrittore che è, in più coraggioso, che non le manda a dire. Da leggere il suo ultimo libro appena uscito da Adelphi " La maschera dell'Africa ".


V.S.Naipaul

«Mi pare che abbiamo posizioni troppo distanti. Mi pare anzi che lei abbia una mentalità troppo ristretta e di estrema sinistra». Poi, con un minimo di solennità, VS Naipaul compie un gesto non nuovo nella sua lunga carriera. La differenza è che stavolta l’intervistatrice viene rifiutata in pubblico, con lo scrittore che dichiara chiuso in anticipo l’incontro con i lettori di Mantova. Non è stato un fulmine a ciel sereno, perché l’appuntamento era cominciata sotto cattivi auspici, quando la giornalista e scrittrice Caterina Soffici aveva esordito riepilogando le polemiche britanniche intorno al nuovo libro La maschera dell’Africa, accusato apertamente (come si riferiva ieri su queste pagine) di razzismo.
Il premio Nobel non gradisce, la conversazione procede faticosa e gelida, il pubblico rumoreggia; quando arriva la domanda su una vicenda parallela e imbarazzante (Winnie Mandela aveva smentito di aver mai concesso un’intervista alla moglie di Naipaul pubblicata su un giornale britannico, in cui naturalmente diceva peste e corna dell’ex marito), esplode: «Lei a chi crede?» A nulla vale, a questo punto, l’intervento della stessa signora Naipaul, che balza sul palco per spiegare come suo marito sia stato «uno dei pochi che hanno avuto il coraggio di scrivere d’Africa e di Islam»: anzi «ha dato la vita per la letteratura». Anche di Islam, lo scrittore non vuol parlare. «Non lo faccio dal ’96». Risuona una frase ormai leggendaria nella piccola mitologia delle interviste con l’autore: «Lei non ha letto i miei libri»; ed è tutto finito. VS Naipaul si alza, raggiunge il tavolino dietro il palco, e come se nulla fosse inizia il rito delle firme per il pubblico.

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