che avviene
a tutte le latitudini e senza freno: Israele, il Paese più apertamente minacciato del
mondo, può essere sicuro di venire condannato dalle istituzioni e dalla stampa
internazionale qualsiasi cosa faccia, sia che cerchi di difendersi da attacchi terroristici,
che si impegni a cercare di fermare il rifornimento di armi per Gaza, sia che
semplicemente svolga le normali attività di qualsiasi Paese democratico. Le sue
acquisizioni scientifiche, sportive, culturali, sociali, economiche, vengono
sistematicamente boicottate e vilipese anche con la violenza. Un doppio standard viene
usualmente utilizzato per relazionarsi Israele: l'ONU, dedicandogli l’80% delle sue
risoluzioni, lo condanna ad ogni passo, mentre i Paesi che violano i diritti umani, che
compiono stermini e pulizie etniche, non vengono mai sanzionati.
Ma una grande parte dell'opinione pubblica è stanca di questa menzogna: la
delegittimazione di Israele delegittima la democrazia, corrompe le istituzioni
internazionali che dovrebbero proteggere la pace e combattere il terrorismo, legittima le
culture oppressive e violente contro le donne, gli omosessuali e la libertà di pensiero. Di
fatto giustifica le culture antidemocratiche.
Per questo ti chiediamo di partecipare insieme a noi alla manifestazione del 7 ottobre:
preparati a parlare per cinque minuti alla maratona oratoria per descrivere la verità su
Israele: un pensiero, un concetto, un episodio, una storia. La tua verità.
Iscriviti fin da ora a parlare o semplicemente annuncia la tua presenza, mettiti in contatto
con noi per aiutarci a organizzare l’incontro se solo hai qualche minuto e la volontà di
fare un po’ di luce, per dare insieme a noi un segnale che anche l’Europa ama Israele e
vuole che viva in pace.