Riceviamo e pubblichiamo una copia di una lettera inviata a Sergio Romano
Mi riferisco alla mia lettera da lei pubblicata oggi e alla sua risposta.
Premesso che non conosco nei dettagli quanto le inviò il lettore Casarini
che ho conosciuto solo tramite posta, le riporto qui di seguito quanto lo
stesso mi riferì: a queste parole io mi riferivo nella mia lettera. Quel che
invece Montanelli disse a lei nulla ha a che vedere con i quesiti che il
lettore sostiene di averle posto, e non mi è molto chiaro il motivo per
cui lo vuole ora rievocare.
Mi scrisse il signor Casarini:
“grazie per avermi contattato.
Ho letto più volte alcune delle Sue risposte e puntualizzazioni a certi
tesi ed affermazioni del Dr. Sergio Romano e spesse volte mi sono trovato
d'accordo con Lei: le ragioni di Romano, ad esempio, a difesa dei
Palestinesi sono insostenibili.
Nel caso in questione: Cardinal Mindszenty-antisemitismo la domanda posta
era molto semplice, aldilà di quanto già noto del passaggio dei cognomi
Pehm-Mindszenty: i sermoni del giovane Don Pehm potevano collocarsi in
quel disdicevole atteggiamento, ora pare cambiato, del mondo cattolico
verso il mondo giudeo o vi era o vi è stato qualcosa di peggio? Quali gli effetti
prodotti da questo se reale antisemitismo verso quelle comunità ungheresi?
Come valutare il comportamento del Primate di Ungheria in quegli anni bui
e dolorosi delle persecuzioni naziste e non solo verso il popolo ebraico sulla
base di quanto affermato dallo stesso nelle sue memorie ( vedi pagg-105-
109-edizioni Rusconi) e di dirette testimonianze attendibili e non fuorvianti?
Si è macchiato il Cardinale di particolari nefandezze o ha portato aiuto e carità?
E' il Cardinal Mindeszenty antisemita paragonabile, per certi giudizi, ad
esempio, sarò breve, a Sant'Agostino, San Tommaso, a Bernardino da
Feltre, a certi Papi, ai Duchi di Milano che impedivano il soggiorno per più di
tre giorni a Milano? Dove abito, Binasco, era per loro terra ospitale.
Tutti questi esempi implicano odiosi aspetti teologici-religiosi, anche se
le parole fanno male ... il giudizio può essere talvolta temperato!
Non mi piacciono giudizi assolutori, né riparatori ma tanto meno di
viscerale condanna!
Questo chiedevo a Sergio Romano
Di nuovo grazie, cordiali saluti
giuseppe casarini-binasco (MI)
Dopo la lettura di quanto sopra non posso affatto ritenere che lei abbia
risposto alla mia, esattamente come non aveva fatto col signor Casarini.
Neppure al secondo quesito mio ritengo che lei abbia dato risposta,
anche se, conoscendola, posso ben immaginare quanto sia difficile per
lei darla. Non penso infatti che le parole di Salvemini possano esserle
di aiuto in questo.
Altre autorevoli persone hanno già severamente criticato la sua risposta
odierna. A tali critiche, che immagino anche lei avrà letto, aggiungo che
trovo del tutto fuori luogo, priva di senso e incomprensibile la sua
seguente affermazione: "non mi sembrerebbe giusto scaricare le
responsabilità del genocidio su chiunque abbia criticato gli ebrei, anche
ingiustamente, negli anni precedenti". Non trovo infatti traccia di accuse
di genocidio fatte da me nei confronti del cardinale.
Saluti
Emanuel Segre Amar