Riportiamo dal SOLE 24 ORE di oggi, 02/09/2010, a pag. 9, l'articolo dal titolo "Usa ad Ankara: invitate Israele alle manovre".
Gli Usa non prenderanno parte quest'anno in Turchia alle manovre militari aeree in programma a ottobre se ne sarà esclusa l'aeronautica israeliana. A rivelarlo è il quotidiano turco Hurryiet, citando fonti anonime americane, che getta così nuova benzina sul fuoco dei difficili rapporti tra Turchia e Stati Uniti. Non solo. L'amministrazione Usa avrebbe deciso dibloccare la vendita di elicotteri da combattimento Cobra e droni Reaper alla Turchia. È quanto sostiene, in un ampio servizio in prima pagina, sempre Hurriyet citando dichiarazioni dell'ambasciatore di Ankara a Washington Namik Tan. Secondo il diplomatico, infatti, l'amministrazione di Washington non avrebbe sinora trasmesso al Congresso per l'approvazione i relativi accordi firmati tra Usa e Turchia per la fornitura dei velivoli.Stando a Tan, la decisione di bloccare la vendita sarebbe collegata alla recente presa di posizione della Turchia contro le sanzioni all'Iran per il suo controverso programma nucleare e alle aumentate tensioni con lo stato ebraico dopo il blitz israeliano del 31 maggio contro un convoglio navale di attivisti filo-palestinesi in cui rimasero uccisi nove cittadini turchi. I responsabili turchi, ha aggiunto il diplomatico, hanno comunque già provveduto a informare il Dipartimento di stato Usa della «preoccupazione» di Ankara sulla questione.
Hurriyet ritiene che la decisione Usa sia il risultato delle pressioni esercitate dalle lobby ebraiche sull'amministrazione Usa che ha deciso di bloccare la vendita dei velivoli nonostante spesso definisca la Turchia come «un alleato strategico». L'ambasciatore Tan, da parte sua, ha reso noto che la Turchia si sta preparando a lanciare una «attiva» campagna di «lobbying» presso il Congresso Usa.
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