Egitto-elezioni: la campagna elettorale di Gamal Mubarak Cronaca del Foglio
Testata: Il Foglio Data: 28 agosto 2010 Pagina: 3 Autore: La redazione del Foglio Titolo: «Al Cairo c’è chi fa campagna per Mubarak jr, a sua insaputa»
Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 28/08/2010, a pag. 3, l'articolo dal titolo "Al Cairo c’è chi fa campagna per Mubarak jr, a sua insaputa".
Gamal Mubarak
Il Cairo. Sono comparsi così, da un giorno all’altro, sui muri dei quartieri più poveri del Cairo, nelle strade più trafficate della capitale, in anticipo sulla campagna elettorale. Nessuno sa chi li abbia appesi. I manifesti colorati riproducono la faccia pulita e sorridente di Gamal Mubarak, il delfino del rais egiziano. Lo spingono a candidarsi al trono: “Gamal sei il sogno dei poveri”; “Gamal presidente dell’era moderna”; “Gamal, l’Egitto ti chiama”. La data delle elezioni legislative è stata fissata pochi giorni fa: 29 novembre. Ma la nuova misteriosa campagna in favore del figlio del rais punta più lontano: alle presidenziali di settembre 2011. Con l’avvicinarsi del voto cresce l’incertezza sui destini dell’Egitto, il più grande paese arabo con i suoi 80 milioni di abitanti, importante alleato degli Stati Uniti nella regione e mediatore tra israeliani e palestinesi. Da mesi arrivano notizie, smentite dal regime, di una malattia del rais Hosni Mubarak, 82 anni, da trenta al potere. Il presidente non ha mai indicato un successore ma la stampa nazionale e quella internazionale speculano da tempo sulla candidatura del figlio Gamal, dal 2004 alla testa del comitato politico del partito nazionaldemocratico (Pnd) del padre. Il delfino ha sempre negato di essere interessato alla poltrona. Eppure, moltiplica le visite nei villaggi attraverso il paese; si fa fotografare mentre rompe il digiuno di Ramadan assieme ai contadini; difende in tv i sussidi alimentari statali proprio mentre l’Egitto teme l’impennata dei prezzi del grano. E permette che un misterioso gruppo faccia campagna in suo nome: i membri della Coalizione popolare in sostegno di Gamal Mubarak dicono d’essere un’associazione indipendente. Avrebbero raccolto 70 mila firme in favore della sua candidatura e quasi 10 mila euro in donazioni di cittadini, spiega il coordinatore, Gamal el Kordi, al quotidiano Al Masry al Youm. L’improvvisa campagna ha attirato l’attenzione della stampa egiziana. C’è chi sostiene che dietro alle affissioni ci siano uomini d’affari vicini al regime interessati a mettere sul trono Gamal, l’ex banchiere che ha aperto il paese alle riforme economiche. “L’intera operazione vorrebbe sembrare spontanea, ma è impossibile non vederci dietro lo stampo del Pnd”, scrive l’editorialista Salama Ahmed Salama sull’Ahram Weekly. I vertici del partito negano un loro coinvolgimento. Eppure, per una fonte interna, quei poster hanno un obiettivo preciso: “Sono un test per misurare la popolarità di Gamal nella strada” e proverebbero l’esistenza di divisioni interne al regime sulla successione. La vecchia guardia vorrebbe ricandidare l’anziano leader, sul quale starebbe facendo pressioni. Per Dia Rashwan, analista del Centro per gli studi politici dell’Ahram, i manifesti pro Gamal rappresentano una campagna per convincere lo stesso Hosni Mubarak della presa del figlio sulla popolazione. La stampa indipendente ha rivelato infatti che a maggio un sondaggio sulla popolarità di Gamal – commissionato dal partito – è stato ritirato dalla circolazione a causa del risultato negativo. La campagna di affissioni sembra rispondere anche alla notorietà di Mohammed ElBaradei, ex capo dell’Agenzia per l’Energia atomica internazionale tornato pochi mesi fa in Egitto da eroe. ElBaradei ha raccolto finora 800 mila firme per riformare la Costituzione che oggi non permette ai candidati indipendenti – come lui - di partecipare al voto. Il Nobel per la Pace ha accettato l’appoggio dall’unica opposizione credibile, quella dei Fratelli musulmani. Il gruppo islamista appoggia la sua spinta riformista. I sostenitori di El- Baradei hanno tappezzato il Cairo di sue fotografie, sfidando le forze di sicurezza.
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