Davanti al mare David Vogel
Traduzione di Elena Loewenthal e Sarah Kaminski
Passigli Euro 14,50
Costa Azzurra, anni Trenta. Con passo leggero David Vogel racconta una vacanza di tanti anni fa. Il romanzo (breve) si intitola Davanti al mare ed uscì nel 1934. Oggi Passigli lo pubblica per la prima volta in italiano nella traduzione, dall’ebraico, di Sarah Kaminski e Elena Loewenthal e con una postfazione di Alessandro Guetta.
E’ un’occasione da non perdere, perché Vogel, scomparso nei campi di concentramento nel ’44, dopo una vita difficile, inquieta e dominata dalla mancanza di mezzi, è scrittore di prim’ordine. Qui ci introduce in una piccola comunità formatasi per caso, come capita, in un paesino a poca distanza da Nizza. Ci sono due viennesi, Barth e la giovane Ghina, ci sono la lionese Marcelle e Cicci, un operaio italiano, esuberante e dongiovanni. Ben presto Barth, pur senza mai staccarsi da Ghina, corteggia Marcelle, bella e malaticcia, mentre Cicci, da sfrontato qual è, osa assediare Ghina.
Quel che succede non va anticipato: si può solo dire che non succede niente, ma succede tutto (anche un omicidio). Il mistero del vivere, della comprensione di sé e degli altri è proposto con intelligenza narrativa. Tutti cercano di stordirsi un po’, bevendo e ballando, e guardano il mondo con perenne, scettica perplessità. Era il tempo delle strade bianche e delle ragazze coi costumi di lana, ma al mare c’era già una folla.
Paolo Mauri
Il Venerdì di Repubblica