Catherine Ashton riesce a essere dura solo con Israele da Gerusalemme, Angelo Pezzana
Testata: Libero Data: 27 agosto 2010 Pagina: 20 Autore: Angelo Pezzana Titolo: «La Ashton sa criticare solo Israele»
Riportiamo da LIBERO di oggi, 27/08/2010, a pag. 20, l'articolo di Angelo Pezzana dal titolo "La Ashton sa criticare solo Israele".
Catherine Ashton, Angelo Pezzana
A volte abbiamo l’impressione che la disinformazione ed i pregiudizi nei confronti di Israele siano così radicati che ha poca importanza chi sia a ricoprire cariche importanti nell’Unione europea. La soddisfazione per la mancata elezione di D’Alema alla prestigiosa carica di Ministro degli esteri Ue si è presto trasformata in profonda delusione dopo che Catherine Ashton, eletta al suo posto, a incominciato a muovere i primi passi. Si direbbe che per lei ilmondogiri alla perfezione, niente da dire sul tribunale scozzese che ha liberato Al-Megrahi, l’attentatore di Lockerbie, silenzio anche sull’espulsione dei Rom dalla Francia in Romania. Eppure lei, no, il suo interesse, quando c’è da essere severi, si volge solo su Israele, anzi, contro, per essere precisi. L’ultima riguarda le accuse per le quali Abdallah Abu Rahma, 39 anni, è stato deferito davanti al tribunale militare israeliano, con l’accusa di avere organizzato una manifestazione nella cittadina di Bil’in, durante la quale erano stati attaccati dei soldati israeliani. Come si vede non la repressione del diritto di parola nè di opinione, ma l’aver organizzato un assalto contro dei militari in divisa. Ci chiediamo in quale altro paese un comportamento simile sarebbe stato giudicato legale. Ma Israele è fuori da ogni classificazione logica, quello che è normale per altri non lo è per lo Stato ebraico. La protesta era contro il percorso della Barriera difensiva, che poteva esprimersi, comeè avvenuto altre volte, con una richiesta di intervento presentata alla Corte Suprema. Invece no, molto meglio aggredire i soldati israeliani. Che Israele sia retto da una democrazia, che può essere presa da modello anche dalle nostre occidentali, non conta nulla, il torto sta nell’aver impedito, tramite la costruzione della barriera difensiva, il proseguire dei sanguinosi attentati esplosi durante la seconda intifada. Forse sarà il fatto che siano scomparsi, a dare fastidio ai critici di Israele, al punto chela Ashton arrivaagiudicare “illegale” la barriera difensiva, se alcune parti sono state erette sul confine con il territorio palestinese. Non conosciamo il suo pensiero sulla “legalità” degli attentati che avvenivano prima, ma sospettiamo che la nostra baronessa li giudicasse “legittimi atti di resistenza”.
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