Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 26/08/2010, a pag. 14, l'articolo di Maurizio Molinari dal titolo " La Cia: un errore rapire Abu Omar ".
Maurizio Molinari
Wikileaks torna a sfidare l’intelligence americana diffondendo un rapporto della Cia che esprime il timore che gli Stati Uniti appaiano come una nazione che «esporta terrorismo».
Il memorandum datato 5 febbraio 2010 è redatto dalla «Red Cell» (cellula rossa) il cui compito è «provocare ragionamenti e offrire punti di vista alternativi». Nel caso specifico la provocazione parte dall’interrogativo - contenuto nel titolo - «Che cosa avverrebbe se gli Stati Uniti fossero visti all’estero come esportatori di terrorismo?». Per avvalorare tale ipotesi l’estensore elenca alcuni esempi: nel 2009 cinque musulmani americani del Nord Virginia si sono recati in Pakistan per unirsi ai taleban nella jihad; nel novembre 2008 il pakistano-americano David Headley ha collaborato con i terroristi che attaccarono Bombay; nel 1994 l’ebreo americano Baruch Goldstein uccise 29 palestinesi a Hebron; negli Anni Sessanta gruppi irlandesi-americani finanziarono l’Ira per combattere gli inglesi in Irlanda del Nord. A ciò si deve aggiungere che «le libertà americane favoriscono il reclutamento di terroristi» negli Stati Uniti.
La conclusione del memorandum è che «se gli Usa saranno considerati un esportatore di terrorismo, i partner stranieri saranno meno disponibili a cooperare con gli Stati Uniti in attività extragiudiziali come arresti, trasferimenti e interrogatori di sospetti in Paesi terzi». A tale proposito il memorandum, nella sua terza e ultima pagina, porta altri due esempi di eventi controproducenti per gli interessi americani. Il primo riguarda il rapimento avvenuto in Italia nel 2005 dell’imam egiziano Abu Omar perché si trattò di una «rendition percepita troppo a favore degli Stati Uniti» con il risultato che «l’Italia emise dei mandati di cattura contro gli agenti Usa che vi presero parte». E l’altro concerne il «rifiuto di collaborare con la giustizia straniera» in casi come quello del sospetto terrorista islamico Abdelghani Mzoudi che venne assolto in Germania proprio perché gli Usa non vollero svelare le prove a suo carico.
Nel complesso il documento sembra voler evidenziare i principali punti deboli dell’approccio americano alla guerra al terrorismo. Il commento della Cia alla rivelazione del documento è arrivato dal portavoce George Little: «Questi memo servono a provocare discussioni» e dunque contengono posizioni volutamente controverse. Il fondatore di Wikipedia, Julian Assange, aveva annunciato la pubblicazione di altri documenti segreti Usa - dopo i 76 mila sulla guerra in Afghanistan - a seguito delle accuse rivoltegli in Svezia su episodi di violenza carnale poi dimostratisi infondati.
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