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Un'unica pappa rivoltata in molte salse che ha un nome solo: antisemitismo Cari amici, ogni tanto seguire il lavoro di un giornalista aiuta a capire il mondo. Non necessariamente perché il giornalista lo spieghi, ma perché mette assieme delle cose in apparenza assai lontane. Per esempio, c'è una bella signora bionda che risponde al nome di Giovanna Canzano. Divenne nota qualche settimana fa per un'intervista condotta nella sede del sindacato dei giornalisti italiani, in cui dava la parola a un tal Giorgio Vitali che spiegava in lungo e in largo come la crisi economica che viviamo fosse il prodotto di un complotto della lobby ebraica (http://www.italiasociale.net/interviste/interviste120810-1.html). Poi la stessa brillante giornalista ha intervistato Monia Benini, una scissionista del Partito Comunista d'Italia (eh già, la scissione dell'atomo è sempre possibile...) e attualmente presidente del Partito per il Bene Comune, sulla sua partecipazione alla "Flottiglia" delle navi turche che avevano provocato gli incidenti con la marina israeliana, tre mesi fa: un'eroina, insomma, della lotta contro l'entità sionista. (http://www.italiasociale.net/interviste/interviste190710-1.html). Di seguito è uscito il resoconto di un altro suo colloquio, questa volta con uno degli eroi del revisionismo sulla Shoà, il francese Robert Faurisson, uno di quelli che "a Auschwitz non è successo niente perché il disegno delle camere a gas era tecnicamente difettoso" e roba del genere (http://olo-dogma.myblog.it/archive/2009/04/24/intervista-a-robert-faurisson-di-giovanna-canzano.html). Qui infine (http://www.webnostrum.com/) la stessa attivissima giornalista, in versione spiaggia, intervista un tale Filippo Fortunato Pilato, se non sbaglio direttore di un sito il cui nome è tutto un programma ("Terrasantalibera"), che se la prende pesantemente con Fiamma Nirenstein. Il suo pensiero, diciamo così, può essere sintetizzato in queste righe premesse a un'altra intervista di qualche tempo fa (http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=13918): "La religione olocaustica, dove tutto il popolo giudaico moderno viene sacralizzato attraverso l'olocausto massimo della shoà, è la sintesi di un ben congegnato meccanismo di ricatto e mantenimento in perenne soggezione, delle masse occidentali in particolare. Mentre da un lato si rendono sacre solo le sofferenze dei giudei e non di altri popoli, dall'altro si pretende la perenne espiazione di colpe mai commesse da parte di popoli assoggettati a sensi di colpa che non dovrebbero avere. Con questo ricatto e con questi falsi sensi di colpa, indotti da un esercito di nani e ballerine al servizio di Sion, stampa, editoria, cinema, finanzieri e politicanti, ed ahimè...purtroppo anche religiosi di Santa Romana Chiesa poco prudenti (ad essere gentili), se non proprio compiacenti (ad essere sinceri), Israele si è potuta permettere per oltre sessant'anni di agire impunita compiendo i peggiori crimini contro l'umanità, uccidendo, rubando, espropriando, imprigionando, rendendo la vita impossibile alla popolazione indigena arabo-palestinese, come a tutti i popoli confinanti. Io, che mi reco per motivi umanitari spesso in Palestina, ho potuto vedere e provare anche sulla mia pelle l'arroganza e la disumanità che guida le menti dei capi e dei gregari sionisti." (http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=13918) Sono parole che si commentando da sé. Quel che è interessante è il modo in cui questi temi si mescolano: revisionismo o negazionismo della Shoà, antigiudaismo religioso, diffamazione diciamo economica degli ebrei, odio per Israele e per il sionismo. Di destra, di sinistra, con pretese storiche o sindacali, di natura religiosa o laica. Un'unica pappa rivoltata in molte salse che ha un nome solo: antisemitismo Ugo Volli |
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